il rogo

Volano, appiccano il fuoco a una legnaia

Incendio doloso in campagna, colpita un’altra volta la proprietà di Giorgio Voltolini. «Ora abbiamo paura, ho fatto denuncia»



VOLANO. Non era bastata la “roncola selvaggia” che a marzo gli aveva abbattuto circa 600 vigne, mandando a monte due annate di vendemmia. La scorsa notte nel campo di Giorgio Voltolini è andato a fuoco anche la legnaia: la baracca costruita attorno a una settantina di quintali di legna con le riserve per l’inverno è bruciata nella notte spargendo un denso fumo in tutta la valle, malgrado l’intervento dei pompieri volontari di Volano e di Nomi, supportati da un’autobotte a quattro assali fornita dai vigili del fuoco roveretani.

Circa venticinque uomini hanno lavorato dalle 23.30 fino oltre le quattro del mattino ma da salvare, purtroppo per Voltolini, non c’era più nulla. E lì, in mezzo al suo campo, mentre guardava bruciare senza rimedio la legna che aveva accatastato con fatica, cippo per cippo, l’agricoltore volanese - anche se trasferito a Mori ha mantenuto la sua campagna in località Lopi - ha avuto un momento di sconforto. È evidente che la legna non brucia da sola, e per di più in una notte con la temperatura sotto zero. Nessuno ha la prova in tasca, ma è chiara l’origine dolosa del rogo che si è divorato tutta la legna di Voltolini. Che ci sia qualcuno che gli vuole male è evidente.

«A marzo mi hanno reciso 600 vigne, parevano 400 a una prima stima ma purtroppo erano molte di più. E al di là del danno economico, c’è tutto il lavoro da fare per salvare quello che si poteva salvare - racconta Voltolini -. Sono andati perduti 30 quintali di pinot grigio, e non solo per questa vendemmia. Erano vigne di dieci anni, per recuperare la produttività ci vorranno anni». Non era però il primo sabotaggio ai due appezzamenti che Voltolini possiede in località Lopi: a ottobre dello scorso anno qualcuno - si presume le stesse persone - aveva reciso tutti i cavi e i tiranti dell’impianto, costringendo Voltolini a rifare il lavoro da capo. «Ci sono voluti due giorni» commenta lui.

«Ma adesso siamo preoccupati. È chiaro che si tratta di un pazzo, un piromane, di qualcuno che intende farci del male. Io e mia moglie viviamo soli, siamo pensionati. Non siamo affatto tranquilli la notte». Ecco perché stavolta Voltolini ha sporto denuncia ai carabinieri di Calliano. «Abbiamo fiducia negli uomini dell’Arma e speriamo che le indagini portino a qualcosa» dice Voltolini, che ringrazia i pompieri per la celerità dell’intervento. «Per fortuna non ci sono stati problemi con la ferrovia, che corre a una trentina di metri dalla legnaia. Ma i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino all’alba».













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