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Violenta l’ex compagna e picchia la figlia: fermato

Un cittadino tunisino arrestato dalla polizia alla quale la donna si è rivolta con il volto tumefatto. Era appena stato condannato per spaccio a 5 anni



TRENTO. Violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e stalking sono le accuse con cui la polizia di Trento ha arrestato giovedì mattina un uomo - S.M.A. le iniziali - di origine tunisina. La donna con cui aveva una relazione e con la quale ha avuto una figlia da meno di un anno l'ha infatti denunciato, «nonostante - spiega la polizia - le pressioni dei familiari e della rete di amicizie in comune». Una denuncia effettuata col volto tumefatto, viene riferito dalla Questura, per la paura di «mettere a repentaglio la vita della figlioletta e la propria».

L'uomo, di fatto senza fissa dimora, è stato trovato in una fabbrica abbandonata a Gardolo e, dopo una breve fuga a piedi in cui avrebbe anche attraversato di corsa via Brennero, ha cercato rifugio nascondendosi all'interno del residence “Al Parco”, dov'è stato raggiunto e bloccato da personale della polizia giudiziaria della Procura con quello della divisione anticrimine della Questura. Gli è stato notificato anche il provvedimento di ammonimento del questore per violenza domestica nei confronti della donna.

Una vicenda familiare dolorosa quella emersa dalla denuncia della donna. Quest’ultima, secondo quanto da lei riferito, sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti pesanti nel corso dell’anno vissuto assieme al compagno, che avrebbe picchiato ripetutamente lei e anche la bambina. Non solo: nello stesso periodo la vittima avrebbe subito anche violenze sessuali.

La polizia ha dato esecuzione ad un provvedimento di fermo firmato dal pm Davide Ognibene, titolare delle indagini. Un provvedimento motivato dalle violenze sessuali e dal pericolo di fuga dell’uomo. Il tunisino infatti è stato condannato nei giorni scorsi in udienza preliminare a 5 anni di reclusione nell’ambito del procedimento - dove l’accusa era rappresentata dallo stesso Ognibene - scaturito da una vasta operazione contro il narcotraffico (il giro era di 800 mila euro) che aveva portato a sedici arresti: era concreto quindi il rischio che si allontanasse facendo sparire le sue tracce. Dopo l’anno di convivenza, che si era trasformata in un incubo per le violenze subite, la donna era riuscita ad andare via di casa ma l’uomo aveva iniziato a perseguitarla, senza darle tregua, in particolare nelle ultime settimane.













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