«Vino dentro», il film sul Trentino da bere

Vincenzo Amato e Giovanna Mezzogiorno due dei protagonisti della pellicola


Carmine Ragozzino


TRENTO. Gli attori? Che attori: Giovanna Mezzogiorno, che basta lo sguardo ma che se recita è pure meglio; Vincenzo Amato, che Crialese ha fatto amare a chi non ne conosceva le doti. E gli stranieri: Rade Serbedzja, lo slavo che «era lì», con gran presenza, assieme a Paolini che interpreta l'immigrazione secondo Segre; Nora Tschirner, che in Germania è valore aggiunto in pellicola.

Fama, dunque, per un film che ci si sta attrezzando a promozionare - prima ancora di girarlo - come il «primo film italiano sul vino». E, infatti, «Vino dentro» è stato presentato ieri dai gongolanti esponenti della Filmcommission trentina e da Trentino Marketing alla platea, più che ad hoc, di Vinitaly.

Il film sarà affidato alla mano sapiente di Ferdinando Vicentini Orgnani, propugnatore di un progetto che data 2007. Un film dall'ambiziosa coproduzione italo/tedesca: ambiziosa, si lascia intendere, perché punta ai Festival, Berlino in testa.

«Vino Dentro» è il titolo del romanzo del bolzanino Fabio Marcotto, (tre ristampe e l'onore di una trasposizione teatrale firmata dal Teatro Stabile di Bolzano). Ma il film che tra poche settimane si andrà a girare in Trentino non sarà la trasposizione in pellicola del romanzo. Lo precisa Paolo Manfrini, che seguirà promozionalmente il progetto al quale la Filmcommission dovrebbe assicurare un paio di centinaia di migliaia di euro. «Ma il colpo d'immagine per il Trentino - spiega - è fuori discussione. Per la storia, l'impostazione, le location, gli attori».

La storia. Cioè Valerio Amato che da insignificante travet d'ufficio diventa un mito degli assaggi scoprendo, nel vino, una terra, la sua filosofia, la poesia di un lavoro, di una produzione, di una qualità dal colore rosso, dal colore bianco o con le bollicine.

A sentire le anticipazioni di «Vino Dentro» si potrebbe azzardare che l'idea fortemente sponsorizzata da Attilio Scienza, (istituto di San Michele) e dall'assessore provinciale Tiziano Mellarini non nasconda il rischio di bluff che alle ricche casse del Trentino, (Filmcommission), fanno sborsare soldi che non sempre «rendono» i riscontri d'immagine promessi.

«Per quello che ne so - accenna Manfrini - la prima scena del film sarà una grande desgustazione - scontro tra spumanti trentini e champagne francesi. Si svolgerà nella piazza del Mart a Rovereto. E naturalmente, vincerà la bontà dello spumante doc trentino». E tra i protagonisti, scena dopo scena, accanto alla bella/brava Mezzogiorno dovrebbero recitare «storia e flagranza» teroldego, nosiola e marzemino. Che non parlano, ma che si fanno sentire. Al gusto.













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