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Villa Rosa, la Corte dei Conti chiede 204 mila euro

Dopo l’esposto, le verifiche della procura che ha citato tre dipendenti dell’Apss per danno erariale. Le immagini del degrado



TRENTO. «Villa Rosa ha resistito a più di due guerre mondiali e al giorno d’oggi in tre anni è stata distrutta». Così Paolo Bortolotti, responsabile della unità operativa di neurofisiologia dell’ospedale di Pergine riassumeva nel 2016 la situazione dell’ex struttura sanitaria in disuso dal 2013. Una considerazione che è stata accompagnata da un lungo esposto con 500 firme in calce che era stato presentato alla procura della Corte dei Conti.

Dopo quasi due anni di verifiche, di confronti e anche un sopralluogo da parte degli inquirenti, si è arrivati all’atto di citazione a giudizio a carico di tre dipendenti dell’Azienda sanitaria chiamati a rifondere il danno erariale provocato alla stessa Apss e quantificato in 204 mila euro.

Chiamati in causa Mauro Trentinaglia, direttore del servizio immobili e servizi Tecnici dell’Azienda, Claudio Candioli, dirigente del nucleo gestione immobili sempre dell’Apss e Stefano Zanghellini, responsabile della zona di Pergine e Borgo dello stesso servizio.

 













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