Via le piante per la pista ciclabile

Tagliata una cinquantina di vecchi cipressi nell'area del nuovo oratorio


Gianluca Marcolini


ARCO. Stavolta si è svolto tutto senza clamore. Nessuno ha protestato e le motoseghe hanno potuto abbattere i cipressi in una mattinata scarsa di lavoro. In via Pomerio è stata tagliata la fila di alberi che correva lungo la recinzione del convento delle Servite, all'interno del cantiere dove si sta costruendo il nuovo oratorio parrocchiale. Lo spazio ricavato servirà per realizzare la pista ciclabile.

Dopo quanto è accaduto nei mesi scorsi a Prabi (la clamorosa protesta per salvare i cedri delle medie) - ogni volta che qualcuno, oggi, aziona una motosega lo fa con un pizzico di apprensione. Ecco perché l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Betta è voluto andarci con i piedi di piombo.

L'abbattimento dell'altro giorno non è opera del Comune bensì della Parrocchia e fa parte di una convenzione stipulata fra i due enti nell'ambito dei lavori del nuovo oratorio. L'amministrazione municipale, infatti, ha preteso la ridefinizione del confine fra strada e area parrocchiale, guadagnando così una striscia di terreno sufficiente per poter realizzare il tanto agognato collegamento ciclabile fra la pista che proviene dal Linfano e il centro città.

L'opera prevede l'approntamento di un percorso protetto che corre intorno al centro sportivo, l'ampliamento della normale viabilità sulla striscia di area concessa dalla parrocchia, la cancellazione di alcuni posti auto a servizio del circolo tennis e nel piazzale antistante il campo da calcio e quindi la costruzione di una piccola rotatoria.

Per dar corso all'arretramento del muro di cinta del nascente oratorio, facendo spazio alla ciclabile, la Parrocchia si è vista costretta a tagliare una cinquantina di piante situate all'interno del cantiere. L'abbattimento degli alberi, come si poteva immaginare, non è passato inosservato, tant'è che Angioletta Maino - "la barricadera di Prabi - ha già iniziato a muoversi, seguita a ruota dal consigliere di opposizione Andrea Ravagni.

Dal municipio fanno sapere che fra qualche giorno spiegheranno i dettagli dell'operazione e il perché si è deciso di sacrificare queste piante che le stesse forze ambientaliste della maggioranza (Verdi in primis) e quindi i giardinieri del cantiere comunale hanno definito di scarso pregio, alcune anche in pessime condizioni.













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