Via i primi profughi Per l’accoglienza Croce Rossa favorita 

Sei dei 40 pakistani sono stati trasferiti al Centro di Marco La Cri potrebbe subentrare nella gestione delle strutture 



TRENTO. Sono iniziati i primi trasferimenti dalla residenza Fersina. Ieri mattina di buon ora, i primi sei migranti pakistani arrivati in Trentino via terra e ospiti all’ex caserma di via Fersina sono andati al centro di Marco. Fanno parte dei 20 migranti che resteranno in Trentino perché hanno già avviato le pratiche per la richiesta dello status di rifugiato. Gli altri 20 migranti che ancora non hanno avviato le pratiche presso la Questura di Trento saranno inviati fuori provincia con la collaborazione del Commissariato del Governo, ma ancora questi migranti non sono stati individuati. Quindi, al momento, gli unici che si sono mossi sono i 6 che hanno raggiunto Marco ieri mattina presto.

Ricordiamo che i 40 profughi ospiti della residenza Fersina, pur non facendo parte del sistema Sprar, erano giunti in Trentino via terra e avevano dormito per mesi all’addiaccio prima al parco Santa Chiara e poi sotto il ponte sull’Adige all’altezza delle Albere.

Da un mese avevano trovato ospitalità alla residenza Fersina. Il comune di Trento pagava per i pasti e la Provincia offriva l’ospitalità in tre stanze della residenza che adesso, dopo la netta diminuzione degli arrivi dei migranti, è mezza vuota. I quaranta migranti via terra sono per la maggior parte pakistani, ma ci sono anche un marocchino, un albanese e un tunisino. Non fanno parte del sistema Sprar e sono arrivati in Trentino per conto loro. Per questo il presidente della Provincia Maurizio Fugatti aveva stoppato il rinnovo della ospitalità in attesa di capire chi fossero e da dove venissero. E’ emerso che alcuni di loro vengono da altri paesi europei, come la Svezia o la Germania dove si sono già visti rifiutare lo status di rifugiati, mentre gli altri hanno seguito via terra la strada che passa attraverso i Balcani per arrivare in Italia dalla frontiera con la Slovenia hanno già raggiunto Marco.

Intanto sono già in corso le trattative per la gestione delle strutture di prima e seconda accoglienza. Sta avanzando l’ipotesi che la Croce Rossa possa acquisire la gestione di tutte le strutture sia di prima che di seconda accoglienza, oltre a quella che viene chiamata la pronta accoglienza. Attualmente, la Croce Rossa gestisce il centro di Marco, la struttura per famiglie della Vela e l’assistenza sanitaria all’interno della residenza Fersina. La stessa residenza e le altre strutture, invece, vengono gestite da cooperative sociali specializzate in questo settore. Ma adesso sta avanzando l’ipotesi che la Croce Rossa, anche in forza della legge 178, possa assumere la gestione sia delle strutture che degli appartamenti di seconda accoglienza. Questo anche in previsione della contrazione delle risorse che verranno destinate dal governo a questo settore. (u.c.)













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