Via Brennero si trasforma in una piazza

Domenica la festa che ha cancellato le auto e unito i quartieri a nord. Per il futuro ciclabili, più mezzi pubblici e luoghi d’incontro


di Martina Bridi


TRENTO. Vedere via Brennero libera dalle macchine e occupata, invece, da persone che chiacchierano e bambini che girano in bicicletta fa il suo effetto. E' successo ieri grazie alla festa “Un ponte fra quartieri”, che per tutto il giorno ha trasformato una delle vie più trafficate della città in una grande piazza a cielo aperto.

Bloccato il transito delle macchine dalla rotatoria con il monumento ai caduti di Nassirya a quella del Bren Center per lasciare spazio al castello gonfiabile, ai laboratori per bambini, all'aggiusta bici, al cantiere di idee “Ri-pensare via Brennero”, ai tornei di burraco e calcio, agli scacchi e alla gimcana. La festa è nata l'anno scorso per porsi come ponte virtuale tra due comunità, Solteri-Centochiavi e Magnete, tra loro geograficamente molto vicine ma separate da via Brennero, che rappresenta un vero ostacolo all’attivazione di percorsi di relazione tra le due realtà trentine.

«Questa zona soffre per una viabilità intensa, ma allo studio c'è un progetto di riduzione di via Brennero a strada urbana senza guard rail centrale» ha assicurato ieri l'assessore comunale all'ambiente e alla mobilità Michelangelo Marchesi. I cambiamenti per rendere Trento nord più vivibile si concretizzerebbero con la realizzazione della pista ciclabile, il potenzialmente dei trasporti pubblici, la creazione di piazze e la trasformazione di una delle due corsie di marcia, sia verso sud che verso nord, in tratta preferenziale per gli autobus.

«Con questa festa il messaggio che vogliamo trasmettere all'amministrazione comunale e a tutta la città è che anche questa deve diventare una zona bella dove vivere e il punto di partenza deve essere la creazione di luoghi di socialità dove le persone si possano incontrare, non è possibile che se uno esce di casa qui la sua unica alternativa sia andare al centro commerciale» ha spiegato Annalisa Tomasi, una delle organizzatrici della festa e consigliere della circoscrizione Centro storico Piedicastello. «L'aggregazione avviene in strada, nelle piazze, in luoghi aperti dove le persone hanno la possibilità di conoscersi, parlare, darsi una mano e fare comunità, ed è esattamento questo di cui ha bisogno Trento nord» ha sottolineato l'assessore comunale al decentramento Renato Tomasi.

«Sono 5.800 le persone che vivono al Magnete, ai Solteri e a Centochiavi senza avere un luogo dove intrecciare delle relazioni – ha spiegato il presidente della circoscrizione Melchiore Redolfi – E' tempo di iniziare a modificare la via, passo dopo passo, magari comprendendo nella riqualificazione anche via Bolzano, per rendere tutta la zona più vivibile e adatta a creare comunità». Ed è questo il senso della festa «Un ponte fra quartieri» che è stata organizzata dalla Circoscrizione centro storico Piedicastello, Polo Sociale centro storico-Piedicastello Bondone e Sardagna e Cooperativa Arianna assieme al gruppo alpini Solteri, associazione sportiva Aurora, Croce Bianca di Trento, Unicef comitato di Trento, gruppo sportivo Solteri, gruppo genitori e famiglie del Magnete.

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