Val di Non, l'avviso del sindaco: «L'orso è qui»

Avvistato sulla montagna di Vigo di Ton, il plantigrado finisce all'albo pretorio


Vittorio Nardon


TON. E l'orso finisce all'albo pretorio del Comune di Ton. In questi giorni infatti, il sindaco Sandra Webber ha fatto affiggere un avviso con cui si informa la popolazione che il plantigrado è stato avvistato sulla montagna di Vigo. A fornire maggiori informazioni è il custode forestale Alessandro Fellin: «C'è stato un avvistamento, nella zona di Castel San Pietro». Un maniero di cui rimane solo la torre cilindrica e che si trova su uno sperone roccioso a monte di Castel Thun. Ma il custode forestale, perlustrando la montagna, non ha trovato conferme della presenza del plantigrado. «Questo non deve stupire - spiega - perché l'animale nell'arco di una giornata, compie spostamenti di chilometri». Per la zona, l'avvistamento è una novità, tant'è che la sindaco ha ritenuto opportuno informare i cittadini. Un avviso stringato: «Si porta a conoscenza della popolazione che in questi giorni è stata comunicata la presenza dell'orso sulla nostra montagna». «Ho ritenuto opportuno - chiarisce Sandra Webber - avvisare che c'è la possibilità di incontrare l'orso e questo senza voler creare alcun allarmismo. Anzi, stiamo valutando se è il caso di programmare un incontro con gli esperti del Parco Adamello-Brenta per spiegare come ci si deve comportare con il nuovo inquilino dei nostri monti». In zona, solo le persone anziane ricordano di aver sentito parlare della presenza dell'orso, anche se alcuni toponimi sono indicativi. L'ultimo esemplare deve essere stato avvistato in zona nell'immediato Dopoguerra. Se quella segnalata ora sia una presenza casuale o se davvero sulla montagna di Vigo l'animale possa trovare un habitat a lui adatto è presto per dirlo. Certo è che l'area di avvistamento si trova solo a qualche chilometro dalla zona di San Romedio dove alcune settimane fa il plantigrado pure è stato visto. Così si rinfocolano timori e paure, assieme a qualche perplessità. Certo che il filmato diffuso qualche giorno fa, girato dal guardiaparco Giuseppe Alberti, dimostrerebbe che il plantigrado non è pericoloso come l'immaginario collettivo vorrebbe far credere.

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