Università, si dimette il presidente Asdi

Il numero uno dell'Associazione dottorandi, Alexander Schuster, lascia dopo l'approvazione dello Statuto



TRENTO. Approvata la bozza del nuovo Statuto dell'Università di Trento da parte del Senato accademico, si dimette il presidente dell'Associazione dottorandi. "Mai avrei immaginato di dovermi imbarazzare per uno statuto che è forse il peggiore d'Italia riguardo a dottorandi e giovani ricercatori" spiega Alexander Schuster nella lettera di dimissioni.

E ricorda come nel Consiglio d'amministrazione c'erano due dottorandi nel 2002, quando si era associato, oggi uno e a fine 2012 saranno zero. Così che "non avranno più voce nè loro, nè assegnisti e ricercatori a tempo determinato", assenti pure dal senato accademico.

Schuster auspica comunque che il dialogo con le istituzioni accademiche prosegua e ricorda come il 31 maggio proprio l'Adi (Associazione dottorandi italiani) porterà a Trento il "PhDs Festival", la prima manifestazione italiana dei dottorandi.

La scrittura del nuovo Statuto dell'ateneo si era resa necessaria col passaggio della delega in materia alla Provincia, formalizzata ufficialmente con l'approvazione della norma di attuazione da parte del Consiglio dei ministri a giugno 2011. A stendere lo statuto è stata un'apposita commissione e già dalla prima bozza, presentata nel gennaio di quest'anno, una serie di obiezioni erano state sollevate sia dal corpo accademico che dagli studenti.

Tra i punti contestati c'erano il Senato accademico con tre membri nominati dal rettore e le modalità stesse di valutare le candidature a rettore, oltre a una chiusura nei confronti dei giovani ricercatori. La terza bozza, licenziata dal Senato accademico il 5 marzo "contiene numerose modifiche che tengono conto dei vari suggerimenti pervenuti" aveva spiegato il rettore, Davide Bassi.

Il documento attende ora il parere della Provincia autonoma di Trento e del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca.













Scuola & Ricerca

In primo piano