il caso

Università, scoppia la bufera sulla laurea a Marchionne

Il Senato Accademico dà il via libera, ma i rappresentanti degli studenti sono contrari: "Un personaggio totalmente estraneo ai valori morali ed etici del nostro Ateneo"



TRENTO. L'Università di Trento ha deciso di dare la laurea honoris causa all'amministratore delegato della Fca Sergio Marchionne e subito scoppia la polemica con gli studenti dell'ateneo. La proposta della laurea a Marchionne è partita dal Dipartimento di Ingegneria Industriale ed è stata approvata dal Senato accademico, ma ancora non è stata ufficializzata dato che manca il via libera del Ministero.

I rappresentanti degli studenti di Udu e Unitin hanno diffuso una nota per contestare la nomina: "Si tratta di una decisione che non ci piace, in primis nel metodo. Infatti il Senato Accademico ha preso una decisione politicamente rilevante come questa in forma ristretta, ovvero escludendo i rappresentanti degli studenti. Da tempo chiediamo che i gli studenti non siano mai esclusi dalle decisioni prese in Senato Accademico ma possano partecipare e concorrere alle scelte fatte dall’Ateneo.

Sappiamo che il Dipartimento di ingegneria industriale si è espresso a favore del conferimento della laurea, ma ci teniamo a sottolineare che la decisione di conferire una laurea honoris causa è una decisione di natura strettamente politica e che quindi dovrebbe investire il Senato Accademico al suo completo, non nella sua composizione ristretta e, a maggior ragione, non i singoli dipartimenti dell'Ateneo.

In secondo luogo, entrando nel merito, non riusciamo a capire il significato di attribuire una laurea ad un personaggio totalmente estraneo ai valori morali ed etici del nostro Ateneo, del quale per altro ci sfuggono i meriti scientifici in ingegneria meccatronica. Chi ha fatto dello smantellamento dei diritti dei lavoratori e della delocalizzazione uno strumento per far crescere la propria azienda, chi utilizza le falle nelle leggi europee per eludere il fisco italiano non si merita alcuna laurea ad onore".













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