Università, lavora un laureato su due

Rapporto AlmaLaurea: chi esce dall’ateneo trentino ha un tasso di occupazione più alto rispetto alla media nazionale



TRENTO. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Trento è pari al 46%, un valore superiore alla media nazionale (44%). Lo afferma il XV Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati.

Tra gli occupati triennali dell’Università di Trento, il 27% è dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 19% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 63%: il 44% è impegnato esclusivamente nella laurea specialistica, mentre, come si è detto, il 19% studia e lavora. Il 7%, non lavorando e non essendo iscritto alla laurea specialistica, si dichiara alla ricerca di lavoro.

Il lavoro stabile - contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo (lavoratori in proprio, imprenditori, ecc.) - coinvolge, a un anno dalla laurea, 25,5 laureati occupati su cento di primo livello di Trento (la media nazionale è il 34%). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 74% (prevalentemente con contratto a tempo determinato; il 7% lavora senza contratto).

Il guadagno (calcolato su chi lavora solamente) è in media di 1.104 euro mensili netti. A livello nazionale è di 1.040 euro. L’analisi deve tenere conto che si tratta di giovani che in larga parte continuano gli studi, rimandano cioè al post-laurea di tipo specialistico il vero ingresso nel mondo del lavoro.

Cosa avviene, dunque, ai laureati specialistici a un anno dalla laurea? A dodici mesi dalla conclusione degli studi, risulta occupato il 67% dei laureati, un valore superiore alla media nazionale del 59%. Il 17% dei laureati continua la formazione (a livello nazionale è il 13%). Chi cerca lavoro è il 16,5% dei laureati specialistici di Trento, contro il 29% del totale laureati specialistici.

A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per 29 laureati occupati su cento di Trento, meno della media nazionale (34%). La precarietà riguarda il 71% del collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato).

Il guadagno è superiore alla media nazionale: 1.184 euro mensili netti, contro i 1.059 del complesso dei laureati specialistici.

A cinque anni dal titolo,mentre i neolaureati risentono maggiormente della crisi, con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, le performance occupazionali migliorano. I laureati biennali specialistici di Trento del 2007, intervistati a cinque anni dal titolo, sono 453, con un tasso di risposta dell’80%.

Il 92% è occupato; a livello nazionale il tasso di occupazione è dell’86%. Il 4% risulta ancora impegnato nella formazione (è il 5,5% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 4% contro il 9% del complesso dei laureati. La quota di occupati stabili cresce apprezzabilmente tra uno e cinque anni dal titolo, raggiungendo il 74% degli occupati; la media nazionale è del 73%. Le retribuzioni nominali arrivano, a cinque anni, a 1.563 euro mensili netti (a livello nazionale il guadagno medio è di 1.440).













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