Università, Daria de Pretis è la nuova rettrice

Svolta nell’ateneo trentino: per lei 292 voti validi, Zambelli si è fermato a quota 98



TRENTO. La nuova rettrice dell'Università di Trento è la professoressa Daria de Pretis. A deciderlo sono state le varie componenti della comunità universitaria trentina che, nel corso della votazione di oggi (la terza), si sono espresse a maggioranza assoluta a favore della professoressa con 292 voti validi (contro i 211 necessari del quorum funzionale). La votazione è risultata valida perché il quorum strutturale, fissato a un terzo dei voti (195 voti pesati) è stato raggiunto e superato, con un'affluenza del 72,1%.

Daria de Pretis, professore ordinario di Diritto amministrativo, è riuscita a imporsi nella competizione elettorale davanti all'altro candidato in gara, il professor Stefano Zambelli, che ha ottenuto 98 voti. Dallo spoglio sono emerse anche 20 schede bianche e 12 schede nulle. Gli altri candidati - i professori Maurizio Giangiulio, Stefano Vitale, Marco Andreatta ed Enrico Zaninotto - avevano già fatto pervenire il proprio ritiro dalla competizione elettorale.

L'ufficializzazione dei risultati è attesa per i prossimi giorni da parte della Commissione elettorale. La durata istituzionale dell'incarico a rettore è di sei anni (non rinnovabile) a partire dalla data dell'atto di nomina, che sarà disposto dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nei prossimi giorni.

Daria de Pretis, 56 anni, è nata a Cles, è sposata e ha due figli. Si è laureata in Giurisprudenza a Bologna nel 1981 e lì ha iniziato il suo percorso accademico sotto la guida del professor Fabio Roversi Monaco. A Trento è stata ricercatore, professore associato ed è, dal 2000, professore ordinario di diritto amministrativo. È stata a lungo vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza, vicedirettore del Dipartimento di scienze giuridiche e direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali delle Università di Trento e di Verona.

I suoi principali temi di studio sono nell'area del diritto pubblico, del diritto amministrativo italiano, comparato e dell'Unione europea. È autrice di numerose pubblicazioni in questo campo. Fa parte di vari comitati editoriali e scientifici ed è fra i fondatori di Italian Journal of Public Law, la prima rivista giuridica italiana interamente in inglese. È presidente dell'Istituto italiano di Scienze Amministrative, sezione italiana dell'Institut international des Sciences administratives.













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