trento

Una piscina olimpionica ma senza lido e wellness

Il sopralluogo con consiglieri comunali, Asis e il progettista



TRENTO. Partire dalle esigenze delle parti sociali interessate e progettare gli impianti sportivi di conseguenza. Questa è la linea dell'assessore comunale con delega allo sport, Andrea Robol, insieme al collega Italo Gilmozzi ( Lavori pubblici e patrimonio), che porteranno nei prossimi giorni in Commissione consiliare per lo sport, due proposte sul nuovo impianto che si ipotizza di costruire a lato del PalaTrento, dedicato a nuoto e tuffi.

Se ne è parlato ieri al Palazzetto, per fare chiarezza su tecnica, costi, problemi, opportunità, durante un sopralluogo al quale hanno preso parte solo tre consiglieri comunali, ovvero Michele Brugnara e Roberta Zalla del PD, e Vittorio Bridi della Lega Nord. Sono intervenuti tre funzionari di Asis, il direttore, Luciano Travaglia, il responsabile degli impianti natatori Roberto De Carli e Marco Calliari (ufficio tecnico).

Erano presenti anche il consigliere di amministrazione di Asis Gianni Bosin, il dirigente del Servizio comunale sport, Valter Mazzucotelli e il progettista, ingegnere libero professionista Lorenzo Strauss, che ha fornito un inquadramento di costi ipotizzabili per le ipotesi progettuali.

A perorare la causa delle società sportive è intervenuto il presidente del Comitato provinciale della Federazione Italiana Nuoto, Mario Pontalti. Le proposte che Robol e Gilmozzi porteranno in Consiglio sono due: costruire un impianto base, con piscina coperta da 50 metri, tribuna da mille posti, trampolino per i tuffi da tre metri, oppure osare con in più una vasca dedicata ai tuffi con trampolino.

Il costo per l'impianto più dotato sarebbe di circa 13 milioni di euro per i soli lavori, circa 1,8 milioni in più rispetto all' impianto base (differenza del 20 per cento). 8 milioni di euro sono disponibili sulla base dell'accordo ex Casa dello Sport con la Provincia. Un impianto agonistico con tale dotazione sarebbe di eccellenza, ha chiarito Pontalti. Entro fine 2016 la Provincia si aspetta il progetto esecutivo, altrimenti si rischia di perdere il finanziamento.

Resta in campo anche l''ipotesi, avanzata da alcuni in Commissione ma poco favorita dall'assessore, di realizzare un nuovo lido vicino alla parte sportiva, (il costo minimo stimato indicato da Strauss è 3,5 milioni di euro, per avere vasca bambini, vasca nuoto, vasca idromassaggi, scivolo, tensostruttura zona ombra, chioschi). Gli svantaggi in questo caso sarebbero, oltre al costo, la necessità di spostare i campi da rugby e cricket, la ventosità e la non ottimale insolazione del sito, i problemi di mobilità, i costi per smantellare il lido attuale di Manazzon (via Fogazzaro) e i tempi di realizzazione molto lunghi. m.d.d.













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