Una lettera a Babbo Natale per salvare il latte crudo

A Caldonazzo i conti non tornano e i proprietari vogliono chiudere il distributore In 50 hanno già sottoscritto la petizione. Si spera di spostarlo alla Famiglia Coop


di Mattia Frizzera


CALDONAZZO. Una letterina a Babbo Natale chiede che il distributore di latte crudo rimanga nel piazzale tra la posta e la banca. Sul foglio allegato ci sono già 50 firme.

Questione di “massa critica”: non ci sono abbastanza persone che acquistano il latte ogni giorno (ne servirebbero in media almeno 80). Riccardo e Daniele Dandrea ogni mattina da Olle portano il latte a Borgo Valsugana per il distributore vicino alla scuola media ed a Caldonazzo. Solo che a Borgo in media si vendono 120 litri al giorno, a Caldonazzo solo 50. Il 31 dicembre vorrebbero chiudere la casetta di Caldonazzo. A meno che le firme raccolte sotto la letterina a Babbo Natale non siano così tante da far cambiare loro idea. «Le spese che abbiamo – spiega Daniele Dandrea – sono eccessive, perché nella nostra azienda dobbiamo avere una persona che ci sostituisce mentre carichiamo i distributori. Di solito si parla di una media di 100 litri al giorno per far garantire la redditività agli allevatori con una di queste macchine, ce ne basterebbero anche solo 80».

I Dandrea speravano nei 3 mesi di attività dei campeggi di poter compensare il resto dell'anno, ma non c'è stato l'introito preventivato. Quindi non dipende molto dal costo di occupazione del suolo pubblico. Nella lettera a Babbo Natale si invoca anche uno sponsor. Almeno due le ragioni che rendono l'impresa difficile. La scritta “bollire prima dell'uso”: il latte crudo è elemento delicatissimo, ma al di là di mantenere la catena del freddo e consumarlo entro 2 giorni non è che bollirlo sia un dovere. Altrimenti tanto vale prenderlo già pastorizzato. Il secondo è un problema sistemico: Caldonazzo riesce a portare in centro storico un po' di campeggiatori? «In centro storico – spiega Cristiana Biondi, presidente di Centriamo Caldonazzo – c'è una buona risposta con i mercatini di Natale. D'estate funziona bene il trenino». Dandrea rimarca «che sarebbe una perdita per noi e per chi acquista il latte». La “massa critica” quindi ha 20 giorni per organizzarsi e magari invogliare anche gli olandesi a bere latte d'estate.

Forse si cercherà la possibilità di spostare il distributore alla Famiglia Cooperativa di Caldonazzo, che già ha un apposito reparto dedicato al bio. Anche il latte dei Dandrea ha la caratteristica di essere bio. Così come il bio della cooperativa attira anche residenti in altri comuni, anche il distributore del latte è sovracomunale, ci sono firme anche dalla Vigolana. Della vicenda si è interessata anche l'assessore Elisabetta Wolf.

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