Un trentino lancia la sfida a Obama

Rick Santorum, originario di Riva, è la grande sorpresa tra i repubblicani


Jacopo Tomasi


TRENTO. A sfidare Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti d'America potrebbe essere un "trentino". Rick Santorum, originario di Riva del Garda ed ex senatore ultra-conservatore della Pennsylvania, ha stupito tutti nella prima sfida elettorale tra repubblicani in Iowa per decidere il prossimo candidato alla Casa Bianca. Santorum era considerato l'ultimo degli outsider, ma grazie ad una clamorosa rimonta si è piazzato secondo, distanziato di soli otti voti dal favoritissimo Mitt Romney. I sondaggi, adesso, vedono Romney al 24%, Paul al 22% e Santorum al 15%.

La strada verso le elezioni presidenziali di novembre è lunga e tutta in salita, ma questo non spaventa il "trentino-americano". La sua storia incarna il successo delle generazioni figlie degli emigrati italiani che, all'inizio del secolo scorso, cercarono fortuna in America ed il legame con la terra d'origine - il Trentino - è ancora vivo, come ha dimostrato nel discorso la scorsa notte. Ha ricordato il nonno, Pietro Santorum, dipendente delle Poste di Riva del Garda, che nel 1923 decise di lasciare il Trentino e l'Italia per sbarcare in America. «Venne qui - ha detto il nipote Rick - per fuggire da Mussolini. Aveva capito che il fascismo gli avrebbe schiacciato lo spirito e la libertà e permesso di dare meno di quello che avrebbe voluto ai suoi figli». E ancora. «Mio nonno - ha proseguito l'ex senatore - appena arrivato negli Usa lavorava nell'industria automobilistica, ma durante la depressione perse il lavoro e alla fine trovò occupazione nelle miniere delle Pennsylvania occidentale e la sua famiglia lo raggiunse».

Nel 1930, infatti, arrivarono Oltreoceano anche la moglie Maria assieme ai figli Bruno, Carla e Aldo, tutti nati a Riva del Garda. Aldo, futuro padre di Rick, aveva appena 7 anni all'epoca. Nel 1942 si arruola nell'Army Air Corps e partecipa alla guerra nel Pacifico, poi torna in patria e si laurea in psichiatria. «Era il cuoco di famiglia, la domenica cucinava sempre la pasta al sugo»: così Rick Santorum ha ricordato suo padre nel dicembre scorso, quando è morto a 88 anni. E proprio la famiglia è uno dei cavalli di battaglia del senatore "trentino-americano".

È ritenuto il più conservatore dei candidati repubblicani: famoso per le sue battaglie anti-aborto, anti-islam e anti-gay, è cattolico osservante e padre di sette figli. Il suo exploit ai "caucus" dell'Iowa, che fa tremare Mitt Romney e lo lancia verso la Casa Bianca, ha suscitato curiosità anche in Trentino.

Il presidente dell'associazione artigiani, rivano, Roberto De Laurentis si dice orgoglioso. «Fa grande piacere sapere che, in tutto il mondo, c'è qualcuno di origine italiana, in questo caso addirittura trentina, che si rende onore e rivendica la propria appartenenza. Noi questo orgoglio lo stiamo perdendo e dobbiamo imparare da queste persone per riscoprirlo. Gli auguro di poter sfidare Obama, perché è importante che i repubblicani mettano in campo un candidato serio e credibile».

Incuriosito dalla vicenda anche Adalberto Mosaner, sindaco di Riva del Garda. «Fa sempre piacere che un cittadino di origini rivane si distingua per la sua attività politica, soprattutto se questo accade negli Stati Uniti. Ha dimostrato tenacia e costanza, da buon trentino. Certo, a livello politico siamo su posizioni diverse, però rende orgogliosi vedere un trentino protagonista in una sfida così importante».

Il senatore Giacomo Santini approfitta di questa vicenda per aprire una riflessione politica e sociale. «Sono affascinato dal fatto che Santorum sia riuscito ad arrivare a questo risultato da immigrato, scalando posizioni nella società americana. Credo sia una storia fantastica ed incredibile che spero possa rappresentare un segnale positivo per quelle persone e quei partiti che ostacolano l'immigrazione in Italia. Questo dimostra che un'immigrazione seria può portare persone di grande talento che arricchiscono la società nella quale vengono a vivere. In Italia bisogna smetterla di vedere gli immigrati come degli intrusi. Tornando a Santorum, se è arrivato secondo nella gara più dura, potrebbe davvero rappresentare un'alternativa ad Obama. Oltretutto, gli italiani in America sono molti e ben organizzati e la sua candidatura potrebbe risvegliare spirito di appartenenza».

Infine, il consigliere provinciale Mauro Ottobre esprime tutta la sua soddisfazione. «Per la comunità dell'Alto Garda è motivo di onore e di orgoglio, oltre alla dimostrazione che ci sono trentini, all'estero, che si mettono in mostra. Ora seguiremo con interesse quel che accadrà nei prossimi mesi».













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