Un Festival dell'Economiaamico del clima

Non è soltanto l’arancione il colore del Festival dell’Economia. L’altro è il verde. La kermesse, infatti, promuove diverse iniziative amiche dell’ambiente: dalle biciclette gratuite al car sharing, passando per il calcolo del peso di ogni partecipante sul clima


Jacopo Tomasi


TRENTO. Non è soltanto l’arancione il colore del Festival dell’Economia. L’altro è il verde. La kermesse, infatti, promuove diverse iniziative amiche dell’ambiente: dalle biciclette gratuite al car sharing, passando per il calcolo del peso di ogni partecipante sul clima.
Le iniziative ecosostenibili spuntano in ogni piazza della città. Dallo stand sul clima in piazza Battisti alla «Piazzetta dell’altra economia» in piazza Fiera, passando per le ecomobili a disposizione dell’organizzazione in piazza Duomo. Insomma, il Festival è amico dell’ambiente.
Zero emissioni. Ma soprattutto è un Festival che vuole essere ad impatto zero sul clima. In base ad una ricerca effettuata dalla cooperativa Quater di Trento, nel 2008 la kermesse ha emesso 750 tonnellate di anidride carbonica equivalente. Un peso dovuto all’energia utilizzata, ai rifiuti prodotti, alla carta utilizzata, alla mobilità dei partecipanti. Per fare degli esempi, il Tour di 14 date di Ligabue ha emesso 596 tonnellate, il Live Earth 20.000, le Olimpiadi di Torino 120.000. Nel 2009 il peso del Festival di Trento è diminuito del 10% grazie all’utilizzo di buone pratiche: energia da fonti rinnovabili, carta certificata, gadget di cotone biologico, pasti a chilometri zero con prodotti locali. Non solo: per i relatori niente bottigliette sui tavoli, ma caraffe d’acqua del rubinetto. «Grazie a queste piccole, ma importanti attenzioni che ognuno di noi dovrebbe mettere in pratica, le emissioni di quest’anno dovrebbero superare di poco le 500 tonnellate», spiegano Chiara Campana e Riccardo Acerbi di Quater. Ma il Festival sarà in sostanza a impatto zero grazie alla compensazione delle emissioni resa possibile dalle biomasse di Coredo.
Bici gratis. Per una mobilità sostenibile gli organizzatori hanno messo a disposizione 88 bici che si possono noleggiare gratuitamente in piazza Fiera. Basta lasciare un documento d’identità e si possono tenere per una giornata. «In poche ore registriamo il tutto esaurito ogni giorno: le utilizzano sia persone legate al Festival che normali cittadini. D’altra parte, cosa c’è di più comodo che muoversi in bicicletta in città?», afferma Patriza Tambosi del Prestabici di Trento.
Car sharing e Jungo. Nel tendone di piazza Fiera vengono sponsorizzati prodotti equo solidali: dai cibi ai vestiti. Ma per essere amici della Terra ci si deve muovere anche in modo intelligente. Ecco, allora, la cooperativa Car Sharing che promuove la condivisione di un’auto che si può noleggiare quando se ne ha bisogno. Per ora hanno aderito 16 persone. «In questo modo - spiega Dario Pedrotti - si evitano sprechi e costi esagerati che non fanno bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini». E poi c’è Jungo. Per fare autostop adesso non serve più alzare il pollice, basta esporre la tessera Jungo. «Così - spiega Mauro Ortombina - si garantisce un servizio. E i tempi di attesa medi sono confortanti: raramente si va oltre i 5 minuti». Insomma, bici, autostop, macchina condivisa: ci sono tanti modi nuovi per muoversi. Più intelligenti, economici e sostenibili. E sicuramente meno stressanti.

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