Uccisione dell’orsa Kj2, l’indagine rimane aperta 

Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione per chiarire fatti e provvedimenti Il WWF, che aveva presentato un esposto dice: «Una decisione importante»



TRENTO. Respinta dal gip La Ganga la richiesta di archiviazione del fascicolo contro ignoti per l’uccisione di Kj2. Chieste nuove indagini, da risentire i forestali e le due vittime dell’aggressione.

L’inchiesta era stata aperta nell’agosto 2017, in merito all’ abbattimento dell’orsa Kj2. L’orsa era stata uccisa il 12 agosto dello stesso anno, alla sera, in attuazione di un’ordinanza dell’allora presidente della provincia, Ugo Rossi, dopo che il plantigrado aveva ferito due uomini. Si trattava di Wladimir Molinari, aggredito dall’animale nei boschi di Cadine nel 2015 e di Angelo Metlicovec, aggredito sopra Terlago nel luglio del 2017. L’ordinanza di abbattimento di Kj2 era stata motivata dalla pericolosità dell’animale, così la Procura aveva aperto autonomamente il fascicolo. In seguito una serie di associazioni animaliste aveva avanzato degli esposti. L’ipotesi di reato risponde all’articolo 544 bis del codice penale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni».

Le 11 associazioni che avevano presentato opposizione erano state: Oipa, Lav, Lipu, Lac, «Salviamo gli orsi della luna», «Gaia animali e ambiente», Leal, Enpa, Wwf, Limav e Lncd. Secondo alcune di queste associazioni la Provincia avrebbe dovuto tentare la cattura dell’orsa e non decidere per l’uccisione immediata. Questo anche perché l’orsa in questione aveva dei cuccioli, dei quali è probabile si chieda l’attuale stato di salute. Maurizio Piccoli, difensore di WWF Italia Ong, precisa: «Non ho ancora potuto vedere il provvedimento del giudice; certamente è una decisione importante al fine di consolidare sempre più una cultura della tutela ambientale e degli animali che vi vivono in libertà». Dopo aver sottolineato che l’incolumità delle persone deve essere tutelata come bene primario, l’avvocato aggiunge che nell’abbattimento dell’orsa Kj2 vi sono stati provvedimenti «che riteniamo ingiustificati». L’orsa venne catturata, munita di radiocollare, esaminata per accertare se fosse effettivamente l’animale protagonista dei fatti del 22 luglio 2017 e venne poi rimessa in libertà. «Nel contempo -ricorda Piccoli- il WWF, memore dell’ “incidente” occorso durante la cattura dell’orsa Daniza, notificava al presidente Rossi diffida contro l’adozione di misure che potessero mettere in pericolo la vita dell’orsa». In conclusione: «Nel lasso di tempo intercorso tra la sua liberazione e l’abbattimento, l’orsa non aveva mostrato il benché minimo comportamento aggressivo. Poteva essere nuovamente catturata e messa in un recinto, insieme ai cuccioli» chiude l’avvocato del WWF.















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