Tutti gli abitanti al lavoro per ripulire il quartiere

A Madonna Bianca e Villazzano 3 la «giornata di cura del bene comune» fra la raccolta delle cartacce e la sistemazione delle panchine e delle bacheche


di Gilda Fusco


TRENTO. È stata la «giornata di cura del bene comune», ieri, a Madonna Bianca e Villazzano 3, una di quelle che il Trentino racconterà in queste settimane nello speciale appuntamento del mercoledì in collaborazione con il Comune di Trento: una pagina alla settimana per dare lustro a chi si prende cura - spesso in silenzio e senza ribalta - del proprio quartiere. Ieri sono partiti in 70 alle 14 dalla tensostruttura di fronte alla Cooperativa Bussola, e molti si sono aggiunti strada facendo. Il pomeriggio si è aperto con un breve saluto di Simonetta Dellantonio (presidente della circoscrizione Oltrefersina) e di Errico Di Pippo e Alessandro Giovannini, presidenti delle due commissioni di circoscrizione che hanno promosso l’incontro: Ambiente e territorio e Partecipazione, informazione e cittadinanza attiva. Subito dopo, giovani, meno giovani e bambini si sono divisi in quattro aree per prendersi cura del loro quartiere: i gruppi si sono mossi tra piazzale Europa, via Bettini, via Ferrandi e via Conci, per poi riunirsi per un rinfresco alle 17.30. L’iniziativa è stata pensata all’interno del progetto comunale «Al mio quartiere ci penso anch’io» e «Noi siamo Trento», coordinato dal Servizio Ambiente. L’obiettivo è chiaramente quello di promuovere e favorire la pulizia volontaria degli spazi pubblici, e sembra aver riscosso un discreto successo. A raccogliere le adesioni ci hanno pensato i Gruppi Scout Trento 1 e Trento 12 e le associazioni Noi Quartieri Trento Sud e Villazzano 3. Muniti di guanti, bidoni e buste per la spazzatura, scope in plastica, pinze e alzaimmondizia (materiale fornito da Dolomiti Ambiente) gli abitanti del quartiere si sono dati da fare, insieme, per pulire le zone interessate. Sono state raccolte cicche e cartacce da terra, i tavoli e le panchine rovinati sono stati rimessi a nuovo con carta vetrata e una mano di vernice, sono stati spazzati i viali dei parchi, le bacheche sporche sono state ripulite e alcuni materiali ingombranti sono stati accatastati perché fossero portati via dagli addetti ai lavori. Tutti i volontari erano determinati a portare a termine il lavoro, e i bambini oltre ad aver ricevuto una “lezione” di senso civico hanno anche avuto modo di divertirsi facendo qualcosa di utile per la collettività. C’è da sottolineare, come hanno specificato Di Pippo e Giovannini, che nonostante ciò che si sente dire in giro su Madonna Bianca, «il quartiere in realtà non è molto sporco e negli anni è stato riqualificato parecchio». Giornate come quella di ieri, tuttavia, restano un’occasione per promuovere le relazioni tra le persone e le associazioni di quartiere, che svolgono lavori importanti ma che spesso sono sconosciute ai più. Oltretutto, per dirla con le parole di Giovannini, «dopo che ti sei impegnato per pulire l’ambiente che poi frequenterai, ci pensi due volte prima di buttare una carta per terra. Quindi l’obiettivo non è tanto quello di pulire oggi, quanto quello di non pulire domani».













Scuola & Ricerca

In primo piano