turismo

Turismo, in Trentino stagione invernale da record

I dati dell'istituto di statistica provinciale: arrivi in aumento del 3,1%, presenze dello 0,9%



TRENTO. La stagione turistica invernale 2016/17 ha fatto registrare numeri da record. Lo certifica l’Ispat, l’Istituto di statistica della provincia di Trento, attraverso un nuovo report sul settore alberghiero e complementare. “Si tratta di dati molto interessanti - commentano il presidente della Provincia, Ugo Rossi e l’assessore al turismo, Michele Dallapiccola - che ci dicono che siamo sulla strada giusta".

“Siamo un territorio di successo - sottolinea il presidente Rossi - e non dobbiamo avere timore a dirlo, stiamo raccogliendo i frutti degli investimenti attivati dalla Provincia in questa legislatura, sul fronte dell'internazionalizzazione e a sostegno delle infrastrutture, al fine di aumentare la nostra competitività territoriale e rendere il nostro “brand” riconoscibile in tutto il mondo, associato all'immagine di un territorio straordinariamente bello, sicuro e con un'elevata qualità della vita".

“Sappiamo quanto il turismo - evidenzia l’assessore Dallapiccola - possa essere da traino per gli altri settori economici e dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, ovvero quella della qualità, puntando ad un "sistema" sempre più integrato con gli altri comparti (agricoltura, artigianato, paesaggio e aree protette) capace di muovere aziende, persone, istituzioni e investimenti".

Il numero di turisti che hanno soggiornato in Trentino nella stagione invernale 2016/2017 è in ulteriore crescita, consolidando il trend positivo dell’ultimo triennio. L’incremento degli arrivi, evidenzia Ispat, rispetto alla precedente stagione invernale è pari a 3,1%, mentre le presenze crescono dello 0,9% portando così il numero dei pernottamenti a sfiorare i 6,7 milioni, il miglior risultato di sempre. Il settore alberghiero evidenzia, in particolare, un aumento negli arrivi dell’1,8% ed una sostanziale tenuta nelle presenze (+0,2%), che superano i 5,5 milioni. Valori in evidente crescita anche per il comparto degli esercizi complementari con gli arrivi che fanno segnare un +9,9% e le presenze un +4,6%.

La componente italiana mostra, in entrambi i comparti, la tendenza ad accorciare la vacanza e, a fronte di un aumento dell’1,4% degli arrivi, registra una contrazione dei pernottamenti (-1,9%). Gli stranieri evidenziano una generale crescita che risulta più consistente nel settore complementare e chiudono la stagione con un aumento del 6,6% negli arrivi e del 4,8% nelle presenze. La regione italiana con più pernottamenti è sempre la Lombardia che registra una crescita negli arrivi, ma una contrazione in termini di presenze. Il mercato polacco si conferma come prima provenienza straniera invernale, seguito da Germania e Repubblica Ceca.

Gli alberghi funzionanti nel periodo invernale sono stati 1.486 con una disponibilità di oltre 91.000 posti letto. Oltre la metà dei quali è relativa alla categoria 3 stelle. Il grado di utilizzo più alto si registra nella categorie 4 stelle superior e 5 stelle, mentre le performance migliori nel numero dei pernottamenti sono quelli negli alberghi a 4 stelle, dove le presenze crescono del 2,3%. Per gli esercizi complementari ottimi risultati fanno segnare i campeggi, le case vacanza, i B&B e gli agritur.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera