Truffatore preso in albergo grazie al web

L'uomo è stato individuato con il «portale alloggiati» della polizia


Mara Deimichei


TRENTO. Lui ha spiegato di essersi fermato a Trento prima di tornare a casa dopo aver litigato, durante le vacanze in val di Sole con la moglie. Ma la sua permanenza in città è stata interrotta dall'arrivo di una volante della polizia che è andata a prelevarlo nell'albergo e lo ha portato direttamente in stazione con un foglio di via dalla città. Perché? Perché il 37enne aveva a suo carico 68 denunce per truffa (sempre la stessa) e quindi era poco gradito a Trento.

La polizia lo ha individuato grazie al portale alloggiati, un sistema attivato quasi due anni fa e che permette di sapere in tempo reale (più o meno, questo dipende dagli albergatori) chi ha preso una stanza in provincia. Di fatto vengono inseriti i dati dei clienti delle strutture alberghiere e in una manciata di minuti vengono elaborati da un centro della polizia a Napoli e poi i dati - interessanti - vengono inviati alle varie questure. Quindi se ci sono ordini di cattura e se la persona in questione ha precedenti particolari, arriva la segnalazione. E così è successo l'altra sera e l'uomo accusato di aver venduto 68 pacchetti turistici prendendo i soldi ma lasciando delle grandi sole, è stato subito allontanato.

In questi due anni scarsi (il sistema a Trento è diventato operativo alla fine del 2009) sono stati circa 150 gli interventi nelle varie strutture alberghiere. A Rovereto era stato trovato un albanese con 52 grammi di hashish già diviso in dosi e arnesi da scasso. In città, invece era stato denunciato un uomo che era accusato di omissione di soccorso e lesioni in seguito ad un incidente stradale avvenuto a Roma.

Ad accedere al sistema sono, in provincia, 284 strutture di cui 54 in città (fra questa anche l'opera Bonomelli). E questa è un po' la nota dolente. Se Trento è quasi totalmente coperta, in provincia ci sono ancora molte strutture che ricorrono alle «schedine» cartacee che rendono il lavoro di verifica più laborioso. È anche per questo che la polizia continua ad organizzare vari incontri nelle Apt per cercare di portare sul «portale alloggiati» quante più realtà ricettive possibili. Come spiega il dirigente della squadra volante, Salvatore Ascione, il sistema non ha alcun costo per le strutture. È sufficiente un collegamento internet ed è possibile dare alla polizia tutti i dati in tempo reale.













Scuola & Ricerca

In primo piano