Trovata morta in casa a ventotto anni

Giorgia Mirizio gestiva il bar Rosetta, lo zio l’ha cercata perché ieri mattina non aveva aperto. Disposta l’autopsia



SAN MARTINO DI CASTROZZA. L’ha trovata lo zio, esanime, in camera da letto, ieri mattina verso le 9. Giorgia Mirizio, 29 anni da compiere il 31 marzo, non dava segni di vita. Era morta durante la notte nella sua casa di San Martino di Castrozza. La ragazza avrebbe dovuto aprire, come ogni mattina, il bar pasticceria Rosetta che gestiva insieme alla mamma, ma non lo ha fatto e il bar è rimasto chiuso.

Lo zio, allarmato per quell’insolito ritardo, è andata a cercarcarla a casa e l’ha trovata morta. Sul posto sono giunti i carabinieri e un’ambulanza del 118. Da un primo esame superficiale non sono stati trovati segni sul cadavere. Si ipotizza la morte per cause naturali, ma dal momento che la ragazza non soffriva di malattie particolari, è stata disposta l’autopsia sul cadavere. La casa era chiusa dall’interno e non ci sono elementi per far pensare a un atto violento. L’ipotesi più accreditata è quella del malore. Il bar pasticceria gestito dalla ragazza si trova nello stesso stabile dell’albergo Rosetta, gestito dalla sua famiglia. Quando i parenti hanno visto che Giorgia non aveva aperto il locale si sono preoccupati. Lo zio le ha telefonato, ma nessuno rispondeva.

A quel punto ha deciso di andare a casa sua, ma anche qui nessuna risposta. A questo punto, l’uomo si è allarmato parecchio e ha chiamato i carabinieri di Primiero. I militari sono giunti sul posto e vista anche la grande preoccupazione dello zio della ragazza si è deciso di far intervenire un fabbro per forzare la porta della casa. Così l’appartamento è stato aperto verso le 9 di ieri mattina.

La ragazza era riversa sul letto, senza vita. In casa non c’erano segni di violenza. La porta era chiusa dall’interno e non c’erano segnali di un atto violento. Ma non c’erano neanche scatole di medicine o altri elementi. La ragazza non soffriva di malattie particolari e non aveva avuto problemi di salute. Proprio per questo, perché non ci sono spiegazioni apparenti della morte, è stata disposta l’autopsia. L’esame dovrà chiarire quali sono le cause della morte di una ragazza che era circondata dall’amore di un paese intero, oltre che della sua famiglia, come dimostrano i tanti messaggi di dolore pubblicati sulla sua pagine Facebook.

Giorgia era molto conosciuta a San Martino. La sua è una delle più antiche e note famiglie di albergatori del paese. Il capostipite, quello che aveva avviato per primo l’attività, è stato Remigio Taufer, morto circa due anni fa. Giorgia era nipote di Remigio, figlia di Annuccia Taufer e di Antonio Mirizio, che gestiva un noleggio sci, sempre a San Martino. Dopo la morte del padre a causa di un male incurabile, da circa 6 anni era titolare assieme alla madre del Bar Rosetta, che si trova appunto al piano terra dell’Albergo di famiglia “Rosetta”.

La morte improvvisa ha lasciato increduli i tanti conoscenti perché nulla lasciava presagire una scomparsa così inspiegabile; infatti svolgeva una vita tranquilla, seguendo il suo quotidiano impegno lavorativo.

Sulla pagine di Facebook molti amici hanno pubblicato messaggi di cordoglio, ma anche fotografie di Giorgia ritratta in momenti felici e spensierati. La ragazza si dava da fare nella gestione del bar e aveva moltissimi amici. Adesso l’autopsia dovrà dire quale è la causa della morte.

Intanto Giorgia ha lasciato un grandissimo vuoto in tutto il paese. Molti amici scrivono della sua simpatia e della sua dolcezza. Molti si chiedono quale sia la ragione di una perdita così improvvisa. In molti è nato un forte senso di smarrimento, una ricerca di senso per una morte inspiegabile e senza nessun segnale premonitore. A quanto pare, la ragazza non soffriva di cuore e non aveva malattie che potrebbero in qualche modo spiegare questa muta tragedia.













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