Trento: parapiglia in strada per le nozze combinate

Il debito non saldato sarebbe all'origine di un «rumoroso» episodio in Cristo Re



TRENTO. Seimila euro in cambio di un matrimonio che gli avrebbe così permesso di ottenere la cittadinanza. Questo inquietante accordo è stato rilevato martedì pomeriggio in coda ad una lite in strada che ha coinvolto una famiglia e anche i carabinieri del nucleo radiomobile. Due le donne denunciate per violenza, resistenza, oltraggio e disturbo.
Quando la situazione è stata riportata alla calma, è stato un marocchino a chiarire la ragione di tutta quella confusione. Ragione di tipo economico visto che il debito per il matrimonio non era stato interamente saldato.
Ma andiamo con ordine. Alle 12.30 di martedì i carabinieri vengono chiamati in Cristo Re perché una donna si era letteralmente attaccata al campanello di un appartamento dove vive la figlia e il marito, di origine marocchina. Quando arrivano i militari la donna sembra non voler desistere e inizia - questa è l'accusa - ad insultarli. Di lì a poco arriva l'altra figlia della donna (minorenne) che prende subito le parti della madre e inveisce anche lei contro i carabinieri. Non si limita alle parole ma avrebbe iniziato ad usare anche mani e piedi prendendo a calci e a pugni i militari. Alla fine le due donne si tranquillizzano e vengono portate in caserma per la denuncia. Le accuse che vengono mosse nei loro confronti sono quelle di resistenza, violenza, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le generalità e disturbo della quiete pubblica.
A spiegare la ragione dell'insistenza della donna nel suonare quel campanello è stato il marito della figlia di lei. Lui è di origine marocchina e nel 2009 ha «concluso» un accordo con la signora e il suo convivente. L'accordo - ha raccontato - prevedeva che lui pagasse 6 mila euro per sposarsi con la figlia della donna. In questo modo avrebbe ottenuto la cittadinanza visto che lei è italianissima. Il debito però non era stato interamente saldato. All'appello mancavano, infatti, 500 euro ed erano questi soldi che la donna voleva ed è per questo - ha spiegato - che si era attaccato al campanello. Ora sembra che lo straniero e sua moglie stiano veramente insieme. Insomma da un contratto vero e proprio (per quanto illecito) sarebbe nato un sentimento autentico. I carabinieri hanno quindi raccolto il suo racconto e passato le carte in procura. Da valutare, infatti, se dietro a tutta questa storia (sottolineiamo che la versione fornita è quella di una sola persona) ci sia un reato o meno. Di certo sembra che ci sia un amore autentico.

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