TRENTO: NOSTRA INCHIESTALa Provincia spende 10 milioniall'anno per gli uffici in affitto

A fregarsi le mani sono soprattutto i privati che riescono a piazzare immobili di grandi dimensioni (altrimenti difficili da affittare) «sfruttando» il vitale bisogno di spazi della Provincia. Un esempio: per la locazione dell’Istituto d’Arte Vittoria di via Zambra la Provincia spende 67 mila euro al mese in favore della «Trifoglio srl»



TRENTO. In una città con pochi immobili a disposizione come Trento, per sistemare i propri uffici la Provincia arriva a spendere anche 67 mila euro al mese di affitto. Cifre da capogiro che - sommate - portano le uscite di Piazza Dante per le locazioni a 10,5 milioni di euro l’anno.
 A fregarsi le mani sono soprattutto i privati che riescono a piazzare immobili di grandi dimensioni (altrimenti difficili da affittare) «sfruttando» il vitale bisogno di spazi della Provincia che - con la sua mole di competenze - ha bisogno di uffici come il pane.
 Le informazioni dettagliate sono contenute nella risposta all’interrogazione presentata qualche mese fa dal consigliere del Pdl Giorgio Leonardi che chiedeva lumi sull’ammontare dei canoni di locazione che l’ente pubblico deve sostenere ogni anno.
 Ebbene, numeri alla mano la spesa è notevole e dal 2007 non è mai scesa sotto i dieci milioni di euro. E mentre nei piccoli comuni ad affittare alla Provincia sono spesso le stesse amministrazioni comunali a cifre tuttosommato contenute (dai 100 ai 2000 euro al mese), a Trento città le locazioni sono in mano a poche società immobiliari, assicurazioni o costruttori che affittano a prezzi di mercato. E per piazza Dante sono salassi.
 Alcuni esempi. Per la locazione dell’Istituto d’Arte Vittoria di via Zambra la Provincia spende 67 mila euro al mese in favore della «Trifoglio srl», l’immobiliare che fa riferimento all’ex consigliere dell’A22 Celso Pasini e all’ex direttore di Caritro Rofolfo Menna. Cifre da capogiro anche per un altro edificio ad uso scolastico, Palazzo Consolati in via Santa Maria Maddalena. La proprietà è dell’immobiliare «Toxon» della famiglia Lunelli e il nuovo contratto di locazione (sottoscritto nell’agosto dell’anno scorso fino al 2015) costerà alle casse pubbliche 58 mila euro al mese. Ancora: l’Arcidiocesi incassa 40 mila euro al mese per un complesso immobiliare più parcheggio di 5000 metri quadri in via Lunelli; i fratelli Poli (quelli dei supermercati) affittano a 20 mila euro al mese l’immobile di via Maccani (appena ristrutturato con soldi del Fondo sociale europeo) che ospita il Centro per l’impiego di Trento, mentre costano 40 mila euro al mese alcuni uffici (2.793 metri quadri in tutto) in via Guardini di proprietà della società Abbasciano Giuseppe & C srl. Nel «dare casa» alla Provincia una parte da leone la fa il colosso trentino delle assicurazioni Itas. Sono ben 11 gli immobili locati in città (dalla sede di via Manci, a via Roma dove ha sede il Servizio Geologico) per un totale di 117 mila euro al mese













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