il caso

Trento, mitra spianati e un’esecuzione simulata sul palco della festa di Capodanno in piazza: lo sdegno del pubblico

I ballerini hanno estratto armi da guerra giocattolo nello show davanti a centinaia di persone organizzato dal Centro servizi culturali Santa Chiara. Angelica Tarabelli, maestra d’asilo e campionessa di judo: «Ho amici che da 8 mesi vivono la guerra in Ucraina e i loro bimbi sono rifugiati qui a Trento. Se questa è la Città della pace… E’ stato schifoso»

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LE FOTO: Tanta voglia di divertirsi, poi la festa rovinata


di Luca Marognoli


TRENTO. Tra canti e balli spuntano i mitra. Sul palco della gran festa di Capodanno con vista sulla cattedrale di San Vigilio va in scena una vera e propria esecuzione simulata. Molto ci si poteva aspettare ieri sera dalla verve dei ballerini scatenati che hanno animato lo show cittadino, sotto l’egida del Centro servizi culturali Santa Chiara. Non che estraessero e sventolassero delle armi da guerra (giocattolo, e ci mancherebbe altro...). Una trovata coreografica che non ha mancato di suscitare reazioni negative, tra lo sdegno e lo sconcerto.

Angelica Tarabelli è maestra d'asilo, nota per essere vicecampionessa del mondo e campionessa europea – con il fratello Giovanni – di Juno Kata, il judo che si basa sulla dimostrazione del gesto tecnico, senza combattimento: “Tutto molto bello, peccato che ad un certo punto i ballerini si siano presentati sul palco con dei mitra giocattolo”, scrive in un post su Facebook di commento agli auguri del sindaco Franco Ianeselli con tanto di foto (che parla da sola). “Ho amici che da 8 mesi vivono la guerra in Ucraina – continua - e i loro bimbi sono rifugiati qui a Trento. Puntare i mitra verso il pubblico dove c'erano anche bambini, e simulare di sparare in testa alle ragazze del corpo di ballo, non è stato piacevole. Una pessima esibizione fuori luogo e poco educativa. Trento città della Pace!”

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Festa rovinata dopo la mezzanotte quando alcuni ballerini sono comparsi con armi da guerra giocattolo, simulando persino un'esecuzione. Una coreografia che ha suscitato reazioni di sdegno (servizio agenzia Panato, l'immagine con i mitra è di Angelica Tarabelli)

«E’ stato terribile. Mi hanno rovinato la serata», dice la maestra a giornaletrentino.it. «Già dall'anno scorso alla scuola di Maso Ginocchio lavoriamo sulla gentilezza, parlando di accoglienza, integrazione e di aiuto dell’altro. E questi si presentano con mitra vestiti da militari... Ma perché? E' durata parecchio; a un certo punto hanno simulato un’esecuzione, compiuta da una donna che sparava a un uomo inginocchiato. C’erano bambini in prima fila. Siamo abituati a culi e tette ovunque, ma la guerra con i mitra in mano lascia basiti…»

Parla di “pelle d’oca” quando racconta quello che ha visto, Angelica: «Io ospito bambini ucraini da maggio… Non c’è solo la guerra in Ucraina, sì sa, ma no, queste cose proprio no. Se siamo educatori come glielo spieghi? Come sportiva, come mamma, mi sono trovata in imbarazzo pazzesco. Non credo abbia colpa l’amministrazione, ma chi ha organizzato i balletti sì».

Tarabelli ha girato il suo post al governatore Maurizio Fugatti e a Paola Mora, presidente del Coni Trentino: «Sono docente e ho scritto “Metodo globale autodifesa donna” per la mia federazione. La violenza è anche la violenza assistita, la simulazione. Come ieri sera».

L’atleta ha anche taggato la foto sulla pagina di “Love generation ‘90”, spettacolo che si inseriva nell’ambito della manifestazione “Trento Città del Natale”, realizzato dal Centro servizi culturali Santa Chiara in collaborazione con Radio Italia Anni '60. «Il Juno Kata è uno sport che insegna la cedevolezza, il cedere alla forza dell’altro, nel rispetto dell’altro. Per questo sono attenta ai temi della difesa nella legalità. Quello che abbiamo visto in piazza è stato schifoso».













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