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Trento, cento telecamere sui bus cittadini

Dal 2016 in funzione sui mezzi con scopi di prevenzione alle azioni criminose. Possibile anche l’impiego di vigili nelle ore notturne



TRENTO. A giudicare dai dati reali un vero e proprio problema di sicurezza sui mezzi pubblici che circolano in città non parrebbe sussistere. Su circa 100 mila utenti che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici, infatti, nell’ultimo anno Trentino Trasporti ha registrato soltanto 14 episodi di violenza. Ciononostante l’azienda non sottovaluta il problema della sicurezza degli autisti e dei passeggeri e - anche dopo le ripetute sollecitazioni dei sindacati - ora ha deciso di spingere sull’acceleratore della prevenzione.

Dal primo gennaio prossimo, dunque, sui mezzi del trasporto urbano saranno installate complessivamente 103 telecamere che registreranno tutto quanto avviene all’interno dei mezzi. La presenza delle telecamere sarà anche adeguatamente segnalata sia all’interno che all’esterno del mezzo in modo da fungere da elemento deterrente rispetto a episodi di violenza o maleducazione nei confronti del personale viaggiante o di altri utenti del servizio. Nei prossimi giorni Trentino Trasporti incontrerà anche i vertici della sicurezza provinciale per discutere di un’altra misura di prevenzione: l’eventuale presenza a bordo (solo su qualche tratta e solo di notte) di vigili urbani. «Tutto dipenderà - spiega la presidente di TT Monica Baggia - dalla disponibilità di uomini che il Comune vorrà e potrà garantire».

Di queste misure ieri la stessa presidente Monica Baggia e il direttore generale Mauro Allocca hanno discusso con alcuni rappresentanti della Uil Trasporti nell’ambito di una vertenza che vede il sindacato impegnato in prima linea per la tutela dell’incolumità degli autisti, dopo i recenti fatti di cronaca. Se sul fronte delle telecamere le aperture dell’azienda sono state giudicate soddisfacenti, lo sono state molto meno sul fronte di un eventuale collegamento diretto tra gli autisti e le forze dell’ordine, collegamento giudicato dall’azienda difficilmente realizzabile.

Di sicurezza sui mezzi pubblici si è anche parlato ieri in consiglio provinciale grazie all’interrogazione presentata dal consigliere provinciale del Gruppo Misto Massimo Fasanelli che, all’assessore Mauro Gilmozzi, ha chiesto lumi su quanto la Provincia e Trentino Trasporti stanno facendo per limitare gli episodi di maleducazione e inciviltà.

Gilmozzi ha escluso la possibilità di inviare guardie private sui bus. Non fattibile neanche l’utilizzo diffuso sui mezzi delle forze dell’ordine. Ciononostante è stato assicurato l’impiego delle telecamere in ottica di deterrenza a partire proprio dal prossimo gennaio oltre all’intensificazione della presenza dei verificatori.













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