Trento: anche gli anziani sugli scuolabus

Gli adulti potranno salire sui pullman riservati assieme agli studenti


Robert Tosin


TRENTO. Gli scuolabus in Trentino sono così capillarmente diffusi che potrebbero anche dare un passaggio a chi non deve andare a lezione, ma semplicemente raggiungere la cittadina più vicina per le commissioni di giornata. E' un'idea che l'assessore Pacher vuole trasformare in realtà, partendo prima di tutto in modo sperimentale in alcune zone del Trentino. Il suggerimento arriva da Lagolo, piccola frazione del Comune di Lasino, da dove ogni mattina uno scuolabus preleva gli studenti e li porta a valle. Qualche posto resta sempre libero e quindi perché non ottimizzare il servizio riempiendo quei posti con qualcun che deve scendere in città? Soprattutto gli anziani gradirebbero molto questa opportunità, vista la loro difficoltà a muoversi e vista anche l'assenza di mezzi pubblici di linea che tocchino anche i paesini più isolati. «Abbiamo valutato la possibilità di offrire anche questo servizio - spiega l'assessore ai trasporti Alberto Pacher - visto che gli scuolabus in Trentino rappresentano una risorsa preziosa: sono tanti, arrivano ovunque e sono affidabili. Ora proveremo questa novità a Lagolo e in alcuni altri posti. Se funzionerà potremmo diffonderla ovunque in provincia. Ovviamente il nostro problema principale è quello di garantire in tutto e per tutto la sicurezza degli studenti che hanno sempre la precedenza e dovranno in tutti i modi essere tutelati». In effetti il problema principale è proprio quello di assicurare che la "promiscuità" non porti problemi ai minori accompagnati a scuola dal mezzo riservato. Ecco che la proposta che è stata varata dalla giunta provinciale è quella di non lasciare completa libertà di utilizzo degli autobus scolastici agli adulti. Chi ne volesse fruire dovrà farne richiesta e sarà "valutata" la sua idoneità a viaggiare assieme ai minori. La sperimentazione che partirà fra alcune settimane sarà monitorata attentamente e se dovesse portare dei benefici potrà essere trasformata in servizio di linea. In effetti gli scuolabus sono una risorsa non indifferente nel Trentino, spesso sottovalutata o non considerata appieno. Sono 500 le scuole giornalmente servite dal trasporto speciale, 15 mila gli alunni che giornalmente ne beneficiano in tutti gli angoli del territorio (sin nei masi più isolati), 400 gli scuolabus ed analoghi addetti (del Consorzio trentino autonoleggiatori, fatto di circa 130 aziende), oltre 5 mila le fermate monitorate in termini di sicurezza, 10 milioni i chilometri annui percorsi, per una spesa di circa 15 milioni di euro ed una tariffa media per utente pari a circa cento euro.

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