CARCERI

Trento, accordo con la Provincia su corsi per detenuti

Siglato fra Provincia e Casa circondariale di Spini di Gardolo



TRENTO. Conoscere, imparare, impegnarsi lungo il percorso di inserimento sociale: è questo l'obiettivo del nuovo protocollo d'intesa fra la Provincia autonoma di Trento e la casa circondariale di Spini di Gardolo, firmato oggi dal governatore Ugo Rossi e dal direttore del carcere Valerio Pappalardo. Il protocollo rilancia la collaborazione già avviata nel 2012 che coinvolge, oltre alla Provincia e all'amministrazione penitenziaria, anche istituti scolastici e altri enti presenti sul territorio.

Si tratta del liceo Rosmini e degli istituti professionali Pertini e Alberghiero, con un'offerta formativa diversificata per consentire ai detenuti di acquisire alcune competenze di base o di accedere ad un diploma o a una qualifica professionale specifica. Il protocollo siglato oggi va nella direzione di «garantire organicità degli interventi, rafforzando i percorsi formativi già presenti all'interno della casa circondariale, ponendo le basi per una valida organizzazione del servizio secondo criteri di efficacia ed efficienza a sostegno dei diritti della persona detenuta».

Attualmente sono circa 200 i detenuti coinvolti nelle varie attività formative: 19 di loro sosterranno presto l'esame finale del 1/o ciclo (a conclusione della scuola media), uno la maturità, una decina stanno frequentando i corsi di scuola alberghiera. Il presidente Rossi ha sottolineato come questi percorsi riescano ad arricchire tutta la scuola trentina e assieme all'augurio di buona fortuna per il futuro, si è rivolto ai detenuti con parole di incoraggiamento.

«È attraverso questo che riuscite a dimostrare la vostra voglia di ricominciare. Credeteci», ha detto. 













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