EMERGENZA FREDDO

Trento, 132 posti letto per l'accoglienza invernale

Trattativa Comune-Pat per destinare una parte della Residenza Fersina ai senza dimora



TRENTO. Sono 132 i posti letto per senza dimora attivi attualmente nel territorio del Comune di Trento. Di questi, 38 sono riservati alle donne e coprono la totalità delle richieste di alloggio femminile.

I restanti - 94 in tutto - sono riservati agli uomini. Ai 63 posti attivi tutto l'anno offerti da Bonomelli (31, gestione Caritas), Villa Sant'Ignazio (2 per persone vulnerabili) e Casa della Giovane (30), ne sono stati aggiunti dunque 69, dedicati specificatamente all'accoglienza invernale: 10 alla Casa San Francesco (Astalli, per richiedenti protezione), 9 alla Bonomelli con l'utilizzo di un container chiamato "Presa", 22 alla Casa Sant'Angela (Caritas), riservata ai non residenti e ai soggetti vulnerabili, 20 alla Casa Maurizio (Amici dei senzatetto), 8 alla Casa Paola (Amici dei senza tetto).

Si stima che attualmente siano un centinaio i senza dimora privi di un posto letto: visto il maltempo e il progressivo abbassarsi delle temperature, la risposta a questa richiesta è particolarmente urgente. È in corso un confronto con il Commissariato di Governo, che ha già dato il suo assenso, e con la Provincia, per destinare all'accoglienza invernale una parte della Residenza Fersina.

"Parliamo di emergenza freddo in modo improprio, perché il problema dei posti letto per i senza dimora si presenta puntuale ogni inverno, dunque non si tratta di emergenza. Per questo è tempo di pensare a soluzioni strutturali". Così il sindaco Franco Ianeselli ha introdotto, durante la conferenza stampa post Giunta del lunedì, l'illustrazione dei numeri e delle strutture destinate all'accoglienza invernale. "Stiamo lavorando con la Provincia per recuperare nuovi spazi - ha annunciato il sindaco - Abbiamo avuto un confronto con il Commissariato di Governo qualche giorno fa sull'ipotesi di utilizzare alcuni spazi disponibili alla Residenza Fersina: verificheremo quanto prima se la strada è percorribile". Sono 130 persone che accedono al Punto d'Incontro, ogni giorno da lunedì a venerdì dalle 9 alle 17. L'apertura domenicale, durante la quale vengono accolte circa 70 persone, è possibile grazie alle donazioni. La domenica le persone ricevono un pranzo d'asporto a Casa Baldé. 













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