Trentino formato famiglia Prestiti a tasso zero e sconti

E' l'attesa legge sulla famiglia che la commissione provinciale presieduta da Mattia Civico dovrebbe varare entro fine mese in modo da arrivare in consiglio già in ottobre



TRENTO. Prestiti a tasso zero per riparare la macchina o comprare la lavatrice, uno “stipendio” mensile per il genitore che rimane a casa ad accudire il figlio, ticket sanitari e tariffe su misura: eccola qui la tanto attesa legge sulla famiglia che la commissione provinciale presieduta da Mattia Civico dovrebbe varare entro fine mese in modo da arrivare in consiglio già in ottobre.

Il lavoro è una sintesi di cinque proposte di legge, unificate in un unico documento e sconta quindi anche alcune mediazioni. Ma di fatto è la prima e originale proposta di legge sulla famiglia, di cui il Trentino è ancora sprovvisto, avendo delegato ad altri settori le norme di gestione dei rapporti. Il compendio sconta anche questo aspetto e in effetti la normativa pare piuttosto pesante (e prevede la costituzione di una Agenzia per la famiglia e tavoli di confronto), anche se ha l’indubbio merito di essere molto concreta.

Si rovescia, tanto per cominciare, il punto di vista: sono i figli a fare la differenza, non i genitori e quindi si supera anche il delicato tema dello status della coppia. Si riconoscono come numerose le famiglie che hanno almeno tre figli a carico (purché ciascun figlio abbia un reddito inferiore ai 6 mila euro l’anno). E come figlio viene riconosciuto anche il “concepito”.

Per le famiglie numerose sono previste molte agevolazioni: si va dai servizi di mensa ai trasporti, al prolungamento scolastico; sono previste riduzioni dei costi sui consumi energetici; ci sarà la possibilità di avere finanziamenti senza interessi (di piccola entità) per riparare la macchina o cambiarla, comprare i mobili di casa o gli elettrodomestici. Un aspetto interessante è dato dal ticket sanitario che sarà misurato sul carico familiare.

Il problema che si vorrebbe risolvere - e che in parte la legge affronta - è quello della misurazione delle tariffe secondo la logica “individuale”. Un criterio, questo, che penalizza le famiglie (a maggior ragione se numerose). Ma c’è un altro punto piuttosto controverso che certamente approderà in aula e che comunque andrà affrontato: quello del parametro Icef.

La legge, forse per evitare di vederla incagliare, premette che tutte le facilitazioni sono legate allo stato patrimoniale ed economico della famiglia. Una cosa seccamente contestata dal Forum delle famiglie che la ritiene un controsenso: se il criterio è quello non serve una legge, visto che si potrebbe benissimo fare riferimento alle norme già esistenti sulle situazioni disagiate. Pare di capire che la legge da questo punto di vista non sarà cambiata, però è possibile un intervento sul metodo di calcolo dell’Icef perché tenga conto in modo più marcato della promozione della famiglia, tanto più se numerosa.













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