Tre indagati per la morte di Paolo Furlan

La decisione della procura di Genova dopo la tragedia che è costata la vita al sub di Mezzocorona



GENOVA. Tre persone sono indagate con l’ipotesi di omicidio colposo dalla Procura di Genova per la morte del sub Paolo Furlan, 36 anni, di Mezzocorona, che con un gruppo di compagni il 13 aprile scorso si era immerso nelle acque antistanti San Fruttuoso di Camogli. Il cadavere dell’uomo è stato trovato dopo tre giorni in un anfratto tra San Fruttuoso e Camogli.

Il pm Stefano Puppo ha iscritto sul registro degli indagati queste tre persone: il responsabile del Centro Diving di Santa Margherita Ligure che ha affittato le attrezzature da sub e ha fornito la barca-appoggio; la guida che ha accompagnato i sub per compiere l’immersione; uno dei sommozzatori che faceva parte del gruppo di amici di Furlan e che ha il brevetto con la qualifica più alta. Il pm ha anche fatto sequestrare tutta l’attrezzatura da sub trovata accanto al cadavere di Furlan. Domani il magistrato affiderà l’incarico per compiere l’autopsia al medico legale Roberto Testi di Torino e a Fabio Faralli, un ufficiale della Marina Militare che lavora al Comando Subacquei e Incursori, esperto per questo tipo di problemi.













Scuola & Ricerca

In primo piano