Tre imprenditori nei guai per evasione

Equitalia e Agenzia delle Entrate hanno avviato procedimenti contro un gioielliere, un trasportatore e un commerciante



TRENTO. Fioccano gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Negli ultimi tempi la direzione provinciale di Trento ha avviato numerosi procedimenti per importi anche molto elevati nei confronti di imprenditori e commercianti trentini. Sono in corso vere e proprie battaglie legali sia davanti alla Commissione tributaria che in Tribunale. Uno degli ultimi casi riguarda un complicato contenzioso che contrappone Equitalia a un imprenditore del settore dei trasporti. Equitalia nei giorni scorsi ha vinto il primo round in Tribunale vedendosi confermare l’ipoteca del valore di oltre due milioni, 2.112.057 euro per la precisione, iscritta sui beni dell’imprenditore che valgono 4 milioni e 600 mila euro. Ma andiamo per ordine. All’imprenditore è stata contestata l’evasione dell’Ires per gli anni 2005, 363.087 euro, e 2006, 689.332 euro. Poi la stessa Agenzia delle Entrate aveva ridotto, in autotutela, le proprie pretese a 517.369 euro. Il presunto credito, che è bene precisare l’imprenditore contesta alla radice dicendo che non è dovuto, sarebbe stato causato da quella che in gergo tecnico viene chiamata esterovestizione. In altre parole, l’Agenzia delle Entrate aveva contestato all’imprenditore di aver costituito una società in Germania mentre avrebbe di fatto continuato a lavorare in Italia. L’imprenditore ribatte sostenendo di aver pagato tutte le tasse all’estero e spiegando che la società straniera era effettivamente in attività. Nel frattempo, però, la questione va a finire sul tavolo di Equitalia che è la società dello Stato incaricata di incassare i crediti fiscali. Equitalia ha iscritto sui beni dell’imprenditore un’ipoteca a garanzia del credito fiscale. L’ipoteca era giunta a superare i 2 milioni in considerazione delle sanzioni e delle norme di legge. Ma in autotutela la stessa Agenzia delle Entrate aveva rideterminato il proprio credito in 517.369 euro. A questo punto, l’imprenditore si è rivolto agli avvocati Gianluca Morretta di Milano e Roberto Bertuol di Trento e ha impugnato l’ipoteca con un reclamo tavolare in Tribunale. Il collegio presieduto dal giudice Aldo Giuliani e composto anche dalle giudici Adriana De Tommaso e Giuliana Segna però ha respinto il reclamo tavolare. Il ricorso presentato dagli avvocati si basava su alcuni argomenti. In primo luogo si sosteneva che l’ipoteca iniziale di 2 milioni e 112 mila euro andava ridotta a poco più di un milione in forza della riduzione della pretesa dell’Agenzia delle Entrate. In secondo luogo, la difesa sosteneva che sui beni ipotecati era stato costituito in precedenza un fondo patrimoniale. Infine si sosteneva che i beni sui quali era stata iscritta l’ipoteca valevano oltre 4 milioni e 600 mila euro, molto di più rispetto al credito preteso iniziale. Il Tribunale, però ha respinto il ricorso. All’inizio anche la guerra con l’Agenzia delle Entrate di un gioielliere della val Rendena al quale viene contestata un’evasione dell’Iva plurimilionaria. Attualmente nei confronti del gioielliere ci sono pendenti due diversi procedimenti. Il commerciante contesta tutto.Infine sta per essere definito il procedimento nei confronti di un noto commerciante del centro di Trento. L’Agenzia delle Entrate gli contestava l’evasione di 7 milioni di euro che il commerciante aveva portato all’estero. L’uomo, però, aveva scudato i capitali. Dopo una lunga trattativa si è giunti a una bozza d’accordo.













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