Torna la banda delle slot machine

Spaccata nella notte in un bar di Sabbionara d’Avio: blitz di quattro uomini incapucciati che fuggono con un’auto rubata


di Giancarlo Rudari


AVIO. Sembrava che la banda (o le bande) delle slot machine fosse stata sgominata. O che, per lo meno, avesse deciso di spostare i suoi obiettivi altrove, lontano dalla Vallagarina. Invece, dopo un periodo di relativo silenzio, la banda si è fatta sentire. Eccome si è fatta sentire se per mettere a segno il suo colpo a Sabbionara d’Avio ha sfondato a mazzate in piena notte la vetrina di un bar per rubare una slot machine e una macchinetta cambiamonete. Una scena seguita “in diretta” da una donna che abita proprio sopra il locale preso di mira da quattro malviventi incappucciati che sono poi fuggiti con un’auto risultata rubata ad Ala.

«Erano le tre e dieci - racconta Lilly Constantinescu che in passato ha gestito il lounge bar “L & A” di via Morielle a Sabbionara - ed ero tornata da poco da Milano dove avevo tenuto un concerto ad un matrimonio. Ero seduta sul divano a fumare una sigaretta quando ho sentito un colpo fortissimo. Spaventata, mi sono affacciata alla finestra, io abito al secondo piano sopra il locale, ed ho visto quattro persone incappucciate che dopo aver sfondato la vetrata principale del bar a colpi di mazze cercavano di portare via le slot machine. E’ stato davvero un blitz organizzato di tutto punto. Sono stati velocissimi: uno di loro seduto alla guida di una macchina bianca con il motore acceso e in pochi minuti, dopo aver razziato quanto possibile, sono fuggiti. Ho svegliato mio marito e abbiamo chiamato la titolare del locale per avvertirla del colpo».

Ma nel frattempo è partita la segnalazione al 113 al quale è stato fornito il numero di targa della macchina risultata rubata ad Ala. La banda ha fatto in tempo a portare via una slot machine e una cambia valute. Forse perché disturbati i ladri hanno lasciato un’altra slot machine mentre altre tre erano legate con grosse catene e quindi era impossibile rimuoverle. La scena è stata ripresa solo in parte dalle telecamere di controllo del locale: infatti non è stata registrata la zona dove c’erano le macchinette, mentre si vede soltanto la figura di un malvivente incappucciato che esce dal locale.

«Secondo me chi ha agito sapeva benissimo come comportarsi, forse aveva già visto qualche giorno fa le macchinette. Ma evidentemente non si era accorto - racconta ancora Constantinescu - che tre erano incatenate: avevo fatto mettere io quando avevo in gestione il bar proprio per evitare furti».

E così la Vallagarina sembra essere tornata di nuovo nel mirino della banda delle slot machine che soprattutto lo scorso anno in vari periodi aveva razziato in lungo e in largo. Poi, grazie alle operazioni delle forze dell’ordine, i furti erano spariti. Ora però la banda è tornata in azione partendo da Avio.

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