«Togliete i figli ai gay», bufera su Cia

Arcigay e Arcilesbica contro il consigliere comunale che chiede l’allontanamento dei bimbi cresciuti da coppie omosessuali



TRENTO. Manifestare totale dissenso nei confronti dell’utilizzo dei bambini come strumento di propaganda elettorale. Questo il punto focale della conferenza stampa organizzata da Arcigay “8 luglio” e Arcilesbica “L’Altra Venere”, a seguito della presentazione di un ordine del giorno da parte del Consigliere comunale Claudio Cia. Nel testo dello stesso viene richiesta l’introduzione di una sorta di “censimento” dei bambini cresciuti da coppie omosessuali ed il loro allontanamento dal nucleo familiare. Una “legge ad personam”, come la definisce Lorenzo Modanese, “padre arcobaleno”, volta ad affossare il disegno di legge provinciale "Disposizioni per il contrasto alle discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale, dall'identità di genere e dall'intersessualità". Un ordine del giorno che rimanda ad Erode o, peggio, al nazismo, viene affermato nel corso della conferenza. A Cia si rivolge Cinzia Gatto, membro delle “Famiglie Arcobaleno”, invitandolo ad informarsi prima di procedere ulteriormente con “proposte aberranti”. In questo senso, auspica che il Consigliere possa prendere parte ad uno degli incontri promossi dall’associazione, al fine di verificare personalmente la reale situazione dei bambini, educati, voluti, amati e non “emotivamente mutilati”, come affermato dallo stesso Cia.

Al Consigliere viene manifestata massima solidarietà per l’aggressione verbale subita nei giorni scorsi, proprio a causa della sua “crociata”, ma, come affermato da Paolo Zanella, Presidente di Arcigay, la libertà di opinione è importante, anche se, quando si istiga alla violenza sui minori, bisogno sapersi fermare prima di ledere i diritti altrui. Il pensiero viene condiviso anche dalla Presidente di Arcilesbica, Elena Lazzeri, che si dichiara intimorita dall’idea di crescere in un Paese dove sia presente una sistematica esclusione del “diverso”. In quest’occasione il riscontro è comunque positivo: il coinvolgimento della società civile, che ha voluto manifestare solidarietà, appoggiando le contromanifestazioni proposte dalle due associazioni, è stato forte.

Nel corso della seduta di oggi del Consiglio Comunale, alle ore 18.00, Arcigay, Arcilesbica, le “Famiglie Arcobaleno”, ma anche i cittadini che vorranno esprimere la loro disapprovazione nei confronti della proposta, si presenteranno a Palazzo Thun e, in silenzio, fisseranno i loro sguardi sui volti di quei consiglieri che voteranno a favore. Qualora l’ordine del giorno venisse approvato, Flavio Romani, Presidente nazionale di Arcigay, si dichiara disposto a passare alle vie legali, presentando eventualmente anche ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

(v.z.)













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