Terreni Riccamboni, maxi conto per l’Ici 2007

Agli eredi, in causa con il Comune per il controllo dei beni della Fondazione, la Gestel ha chiesto 23.580 euro. Il 3 aprile la prima udienza della causa civile


di Gianfranco Piccoli


RIVA. Un conto di 23.580,78 euro (sanzioni incluse) per il mancato pagamento dell'Ici – all'epoca si chiamava ancora così - per l'anno 2007. E' la cifra che la Gestel, con una lettera inviata il 20 dicembre scorso, ha chiesto agli eredi Riccamboni, da tempo al centro di un duro contenzioso con il Comune di Riva per il controllo dei beni appartenuti alla Fondazione voluta da don Pacifico: l'omonimo palazzo di via Florida (uno stabile in pieno centro storico che necessita di urgenti lavori di risanamento) e tre ettari di terreno agricolo a Sant'Alessandro, ancora oggi coltivato.

Proprio nello stesso giorno, il 20 dicembre 2012 – fa notare Diego Uber, commercialista, uno degli eredi Riccamboni – l'amministrazione comunale aveva ricevuto la notifica dell'atto di citazione della causa di primo grado, che prenderà il via il 3 aprile prossimo presso il Tribunale di Rovereto. L'accertamento per il mancato versamento dell'Ici, relativo ad un terreno edificabile a S.Alessandro, è arrivato a destinazione il 31 dicembre 2012, ultimo giorno utile, visto che dopo i cinque anni decadono i termini per le contestazioni.

«Non pagheremo – spiega Diego Uber – anche perché la notifica è stata fatta ad un avvocato che non aveva nulla a che fare con la Fondazione, quindi l'atto è nullo». «Quello che non capisco – continua Uber – è per quale motivo vengano oggi a reclamare l'Ici non versata per il 2007, visto e considerato che nei cinque anni precedenti, dal 2002 al 2006, il Comune non ha fatto alcuna richiesta: si tratterebbe di un danno erariale di 66 mila euro, interessi esclusi. Chissà se in merito a questo ha qualcosa da dire la Corte dei conti».

Il 3 aprile, appunto, è prevista la prima udienza della causa civile promossa dagli eredi Riccamboni davanti al giudice Luca Perilli. La giunta comunale proprio nei giorni scorsi ha perfezionato l'incarico al legale, l'avvocato trentino Luigi de Finis, che percepirà poco più di 25.000 euro per difendere gli interessi dell'amministrazione comunale nella causa di primo grado. In precedenza, quando è “scoppiato” il contenzioso, allo stesso de Finis erano stati riconosciuti altri 7.100 euro.

Al momento la custodia dei beni è stata affidata agli eredi (nello specifico Marisa Riccamboni): così ha deciso lo scorso novembre il giudice Perilli.

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