Tentata violenza, arrestato di nuovo

Il marocchino era finito in carcere in autunno per aver violentato una donna. Ora è accusato di un altro episodio



TRENTO. Era stato arrestato in autunno, accusato di aver violentato una donna in piazzetta Lunelli. Scarcerato, mercoledì è stato arrestato di nuovo, questa volta con l’accusa di tentata violenza sessuale. E ora Adil Chaeer, marocchino di 35 anni è agli arresti domiciliari e la settimana prossima si troverà di nuovo davanti al giudice.

L’ultimo episodio risale all’inizio del mese, alla notte fra il 4 e il 5 aprile e nelle prime fasi ricalca quanto era avvenuto nell’ottobre scorso. In base alla denuncia della ragazza, lei si trovava in un locale del centro città dove avrebbe incontrato Chaeer. I due si conoscevano di vista e avrebbero iniziato a chiacchierare. Poi sarebbero usciti per prendere una boccata d’aria e, fumando una sigaretta, si sarebbero diretti verso il parco della Predara, alle spalle del castello del Buonconsiglio. Qui, ha raccontato la ragazza, si sono seduti su una panchina e lui avrebbe iniziato a farle delle avances sempre più pesanti arrivando pure a slacciarsi e abbassarsi i pantaloni. E avrebbe insistito per avere un rapporto sessuale. A fermarlo è stato il fidanzato della ragazza che l’aveva persa di vista e aveva iniziato a cercarla trovandola al parco. E quando lo ha visto, il marocchino è scappato. La coppia a quel punto ha chiamato i carabinieri e sono iniziate le indagini che, anche grazie al fatto che la vittima conosceva di vista l’uomo che avrebbe tentato di abusare di lei, hanno permesso, tramite l’individuazione fotografica e la testimonianza del fidanzato, di risalire alle generalità dell’uomo. Che era persona conosciuta proprio ai carabinieri che lo avevano arrestato nell’ottobre scorso per violenza sessuale. Una vicenda, quella dell’autunno scorso, che assomiglia a quella di inizio di aprile anche se nel primo caso l’accusa era di violenza sessuale perché allora era stato consumato un rapporto sessuale completo in piazzetta Lunelli. La donna, una volta da sola, aveva chiamato i carabinieri e dopo qualche giorno era stata lei a riconoscerlo per strada ed era scattato il fermo. In udienza di convalida, però, era stato anche scarcerato perché secondo il giudice quello che era successo poteva rientrate nella fattispecie della lieve entità.

Tornado all’episodio di inizio aprile, dopo le indagini e le verifiche i carabinieri hanno quindi richiesto un provvedimento restrittivo nei confronti nel marocchino. Misura che è stata concessa dal gip Carlo Ancona che ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari. Così mercoledì mattina i militari del nucleo operativo e radiomobile hanno bussato alla porta di casa del marocchino, notificandogli l’ordinanza di custodia cautelare.

E mercoledì prossimo è stato fissato l’«incontro» con il giudice per il primo interrogatorio. E il marocchino potrà raccontare la sua verità su quello che è successo.

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