La manifestazione

Tensione tra leghisti e anarchici al corteo per la legalità

Gli antagonisti hanno cercato di forzare il cordone della polizia per avvicinarsi e sono volate manganellate


di Daniele Peretti


TRENTO. Momenti di tensione, ieri nel tardo pomeriggio, alla fiaccolata leghista per la legalità. Il corteo della Lega è stato quasi raggiunto da quello di antagonisti e anarchici che avevano organizzato una contromanifestazione. Tra via Roma, via delle Orfane e via Pozzo i due cortei erano separati solo dal solido cordone di forze dell’ordine che hanno anche fatto volare qualche manganellata per alleggerire la pressione e tenere lontani i due gruppi. La Lega se l’è presa non solo con gli anarchici che occupano l’Assillo. Sono bastate le luci accese nella sede del Patt di via Roma per fermare il corteo della Lega che ha potuto così indirizzare la contestazione nei confronti del partito autonomista accusato di avere due atteggiamenti politici opposti: uno in sede locale ed un altro del tutto diverso a Roma: «Oggi paghiamo le conseguenze del decreto svuota carceri, della depenalizzazione di molti reati e per fortuna che abbiamo evitato quella del reato di clandestinità. Tutte leggi che in sede romana hanno avuto il voto autonomista». Parole di Maurizio Fugatti che ha condotto da leader la fiaccolata della Lega di ieri pomeriggio. Manifestazione blindata, dal percorso modificato rispetto all'originale per evitare il contatto con la contromanifestazione antagonista. Bloccata prima in cima a via Pozzo e poi all'inizio di via Cavour con i leghisti che da piazza Dante, hanno raggiunto la Portela, quindi percorrendo via delle Orfane sono arrivati in piazza Santa Maria Maggiore “occupata” per una decina di minuti, quindi percorso inverso con la sosta sotto la sede del Patt dove è stato scandito lo slogan “partito autonomista, quasi comunista” poi a gran voce sono state chieste le dimissioni di Andreatta, accusato di essere inadeguato a gestire la situazione d'emergenza della città: «Penso che possa essere indicativo il fatto – ha sottolineato la consigliera comunale Claudia Postal – che questa mattina in poco più di un'ora abbiamo raccolto a Sopramonte 110 firme con le quali chiediamo l'installazione di telecamere in paese». Le proposte della Lega sono: Comitato di sicurezza riunito settimanalmente; presidio costante del territorio; recupero di piazza Dante anche per non gettare via quanto investito nella sua riqualificazione. La Verona di Tosi viene presa come esempio: «Si vedono oggi i risultati di un lavoro durato anni – ha detto Fugatti – che ha portato alla cultura del decoro e della sicurezza. L'esatto contrario di quanto sta accadendo a Trento». A manifestare anche chi domenica scorsa ha subito un furto. «Sa cosa ci hanno detto quando abbiamo presentato denuncia? Che anche se li avessero presi in flagranza di reato, sarebbero usciti prima loro che noi dall'ufficio denunce».













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