Taglio del nastro alla nuova baita alpina

Cerimonia sotto la pioggia a Prabi, presenti numerose autorità



ARCO. Malgrado la pioggia è stata una cerimonia in grande stile, quella organizzata dal Gruppo alpini di Arco per l'inaugurazione della nuova sede di Prabi. Ai vari momenti ufficiali, che hanno preceduto e seguito l'immancabile taglio del nastro, erano presenti numerose autorità militari, civili e religiose. L'appuntamento era per ieri mattina alle 9 in viale delle Palme, luogo ideale per accogliere tutte le penne nere, arrivate da tutta la provincia, che una volta schierate hanno iniziato a marciare per le vie del centro. Durante la sfilata il corteo ha fatto tappa al monumento ai Caduti di tutte le Guerre, a lato dei giardini centrali, e al monumento dedicato al colonnello degli alpini Italo Marchetti, dietro al Casinò municipale, dove sono state deposte delle corone.

Accompagnato dalla musica della Fanfara Alpina di Riva del Garda, il corteo poi si è diretto verso Prabi. Qui il programma prevedeva, oltre al taglio del nastro, l'alzabandiera, lo scoprimento del monumento ai Caduti e gli interventi delle personalità intervenute, introdotte dal capogruppo dell'Ana di Arco Carlo Zanoni. Naturalmente non è mancata la benedizione della nuova struttura da parte dell'arciprete di Arco don Luigi Amadori, che alle 11 ha celebrato la messa al campo con il Coro interparrocchiale di Romarzollo.

Conclusi i rituali, tutti i presenti hanno potuto andare alla scoperta della bella palazzina immersa tra gli olivi ai piedi del Colodri. L'opera di costruzione è iniziata il 13 ottobre dell'anno scorso e quello che si può ammirare oggi è il risultato dell'impegno di una sessantina di volontari, che complessivamente hanno lavorato per più di 8000 ore. Zanoni nel suo discorso ha ringraziato loro, ma anche l'amministrazione comunale di Arco (rappresentata dal sindaco Paolo Mattei e da alcuni assessori) per il contributo economico, quindi una lunga elenco di persone e di ditte che a vario titolo hanno contribuito a portare a termine l'iniziativa. Tra uno scroscio di pioggia e l'altro, a Prabi ieri, concluse tutte le cerimonie, è proseguita la festa.













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