Sushi mania: a Trento sbarca la cucina «made in Japan»

Oltre all’ormai storico locale di via Malvasia, ci sono altri due locali con in cucina dei veri cuochi giapponesi


di Daniele Peretti


TRENTO. In città sbarca la cucina giapponese con «Zushi Japanese Resturant» all’incrocio fra via Brennero e via Malvasia e il «Japanese Restaurant» alla Finestra sull'Adige (prossima apertura) che si affiancano al locale di via Malpaga. Ossia lo Sushizen dove troviamo una gestione cinese che ha imparato a cucinare giapponese sin dal '99 ed il ristorante di Trento, fa parte di una catena presente anche a Roma e Firenze. All’inizio di via Brennero si trova invece la quindicesima apertura di una rete di franchising italiana, che ha fatto della cucina giapponese il proprio business. Alla Finestra sull'Adige arriverà la proposta di un giovane nipponico residente da alcuni anni a Trento, che ha scelto l'ex sede della Cassa Rurale, con annessi posti macchina interrati, come sede della propria attività. Ad Andrea e Francesco, che col fratello Alberto, Perinon gestiscono lo Zushi Japanese Restaurant, chiediamo com'è stato l'impatto con una realtà gastronomicamente tradizionalista come quella trentina: «Positiva. In città poteva essere una cucina nuova, ma sono tanti i trentini che per vari motivi hanno viaggiato mangiando giapponese in altre situazioni. Il traino lo fanno i giovani, ma ad oggi la nostra clientela è rapportabile a tutte le età. Cominciamo ad avere una clientela più consapevole delle differenze tra le due cucine. Lavoriamo molto bene anche a pranzo con quattro diversi menù di lavoro, che vanno dai 9,90 ai 14,90 euro. Alla sera, invece, menù alla carta». C'è un piatto più richiesto? «Non ancora. Proponiamo diversi tipi di cucina: quella esclusivamente vegetariana, il sushi cotto, crudo sia freddo che caldo. Quindi i clienti sperimentano e siamo ancora nella fase di assaggio, più avanti arriveremo senz'altro a delle richieste specifiche. È stato inaugurato il 28 dicembre con una bella serata gratuita dove ai piatti abbiamo abbinato le scelte musicali di dj Set; il 31 tradizionale cenone di Capodanno. La clientela è per la maggioranza trentina, ma molti sono anche i turisti che ci raggiungono dopo una visita al Muse o dalle piste di sci». La passione per la cucina giapponese com'è nata? «Da clienti. Tutti noi fratelli andavamo a mangiare giapponese a Treviso e Varese. Da li abbiamo cominciato ad appassionarci, a Verona è nata la società di franchising, noi via bbiamo aderito ed ora eccoci qua». Si parla di un investimento importante per l'arredamento del locale: «Decisamente impegnativo. La linea è quella di un design internazionale che affianca Trento, ad altri locali di Parigi, Londra e Tokyo». Cucina giapponese, ma con prodotti italiani: «Inevitabile. I cuochi sono tutti diplomati in Giappone, ma lavorano prodotti italiani. Il pesce, ad esempio, lo acquistiamo al mercato di Milano, che è il più grande d'Italia». Qualche piatto tipico, ma non troppo? «I primi assaggi potrebbero essere con spaghetti o riso saltati, per proseguire col tonno scottato». Fate anche cucina a domicilio: «Proponiamo il menù “Take Away & Delivery” che consegniamo con una Smart personalizzata: piace».

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