le rilevazioni del cnr

Sul Col Margherita aria pulita come nella base antartica

L’inversione termica impedisce il rimescolamento degli strati d’aria: in quota potete respirare a pieni polmoni



PASSO SAN PELLEGRINO. In montagna si respira aria pulita. Lo dice la saggezza popolare, ma ora arriva la conferma (anche in questi giorni di grande preoccupazione per la qualità dell’aria) da parte dei ricercatori del Cnr che gestiscono una stazione di monitoraggio sul Col Margherita, a 2.550 metri di quota, a monte del passo San Pellegrino.

Oramai da diverse settimane, un anticiclone di matrice sub-tropicale sta interessando tutta l’Europa meridionale, portando giornate di sole con temperature estremamente miti, caratteristiche più del periodo autunnale che invernale. L’inversione termica molto marcata porta ad avere temperature minime piuttosto rigide nei fondovalli prealpini ma al contrario molto miti in quota dove il termometro non scende mai sotto lo zero fino a quote considerevoli, anche sopra i 2.000 metri. Proprio il fenomeno dell’inversione termica - si legge in un rapporto della sede di Venezia del Cnr - porta alla formazione del così detto “strato limite” (“boundary layer” in inglese). Si tratta di una vera e propria barriera fisica, che si pone ad una quota variabile da poche decine ad alcune centinaia di metri dal fondo delle grandi pianure, impedendo un rimescolamento degli strati bassi dell’atmosfera con quelli più alti. In queste settimane, il perdurare di queste condizioni fa si che tutti gli agenti inquinanti emessi nelle aree industrializzate ed abitate della pianura padana non riescano ad essere diluiti, con un peggioramento della qualità dell’aria. La situazione in quota appare invece assai diversa. I dati rilevati dalla stazione di monitoraggio dell’aria gestita dal Cnr di Venezia sul Col Margherita (luogo scelto per la purezza dell’aria) dimostrano come lassù la qualità dell’aria sia molto pura, con livelli di inquinanti bassissimi e paragonabili a quelli rilevati in stazioni remote, sia alpine d’alta quota (Jungfrau, Svizzera, 3.500 metri) che artiche (Svalbard). In particolare i livelli di mercurio, uno degli inquinanti più temibili per tossicità e persistenza, è inferiore ad 1 nanogrammo su metro cubo di aria. Concentrazioni paragonabile a quanto rilevato nella stazione polare italo-francese di Concordia, sul plateau antartico, ad a una quota di 3.200metri.













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