Sui bus di Bolzano neanche gratis

Flop dell'iniziativa-scambio che regala i biglietti per i mezzi pubblici


Robert Tosin


TRENTO. Nemmeno gratis. La convenzione con la Provincia di Bolzano per cui chi va in Alto Adige con mezzi pubblici poi può girare con tutti gli autobus senza pagare per una giornata intera si sta rivelando un fiasco clamoroso e pure inatteso. Nel fine settimana passato ne hanno approfittato solo due persone: una a Trento e una a Bolzano.
I limiti ci sono tutti e ben chiari: poca pubblicizzazione e una stagione non felice. Però l'iniziativa è sotto stretta osservazione. La Provincia ci crede e partirà con una campagna di informazione, sperando che la bella stagione possa portare ad un aumento di numeri che ad oggi sono veramente risicati. Da quando è stata approvata la delibera, cioè il 5 agosto dell'anno scorso, i tagliandi gratuiti rilasciati sono stati 332. A fruirne sono stati soprattutto i trentini a spasso per l'Alto Adige (255), mentre pochini sono stati i bolzanini che hanno restituito la visita (77).
E dire che il progetto sposa un'idea tanto di moda, e cioè quella di favorire in tutti i modi l'uso del mezzo pubblico non per necessità ma anche per diletto. Incentivando in questo modo anche la migliore conoscenza del territorio chi ci circonda attraverso uno scambio con i cugini altoatesini. La gita fuori porta del fine settimana può essere ben impiegata per conoscere le città più vicine, lasciandosi alle spalle l'ansia dell'automobile, dei centri pedonali, dei parcheggi, degli euro 0 e via discorrendo. Detto, fatto. Le due Province si sono accordate per uno scambio poco oneroso e altamente produttivo, se funzionante. Il trentino (ma il discorso vale anche viceversa) che intendesse farsi un giro in Alto Adige nel week end dovrebbe preoccuparsi solo di arrivarci col treno o con l'autobus. A lui tocca pagare solo la tratta principale. Arrivato "oltre confine" si può presentare alla biglietteria di Trenitalia mostrando il suo ticket d'arrivo e un documento che attesti il suo domicilio trentino e il gioco è fatto. Lì riceve un biglietto gratuito che vale per tutti i mezzi pubblici altoatesini e per tutta la giornata. Senza sborsare un centesimo. Può così risparmiarsi scarpinate per arrivare da una parte all'altra di Bolzano, ma può anche pensare a qualche puntatina fuori dal capoluogo, saltando sulla prima corriera di passaggio e mostrando orgoglioso il suo "passaporto" trentino senza toccare il portafoglio. Questa operazione è stata fatta finora 255 volte. Molto meno interessati gli altoatesini: anche loro potrebbero muoversi con i mezzi pubblici della Provincia di Trento gratuitamente, sia utilizzando gli autobus che i treni gestiti in casa. Alla biglietteria della stazione hanno potuto applicare l'accordo solo 77 volte. Stiamo parlando di un periodo di circa otto mesi, quindi indicativamente a Trento sono stati staccati due tagliandi a week end. Davvero poco. Troppo poco. A parziale scusante del fallimento ci si deve mettere certo il periodo stagionale. L'inverno non agevola queste operazioni, anche se l'attrazione per esempio dei mercatini natalizi avrebbe potuto funzionare benissimo come calamita. Non è andata così. Ora però che si apre la bella stagione ci si aspetta molto di più. Anche per questo la Provincia sta studiando il modo per far conoscere il più possibile l'opportunità ("economica") e invogliare più gente possibile non solo a conoscere da vicino la provincia confinante, ma anche a salire sui mezzi pubblici e alleggerire le strade che in estate si intasano di lamiere roventi.

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