IL CONTENZIOSO

Strada pericolosa maxicausa alla Provincia

Iole Bombardelli era uscita di strada in un tratto senza guard rail a Montagnaga. Ora la famiglia ha citato in giudizio piazza Dante chiedendo un milione di euro



TRENTO. Era andata a trovare il marito in casa di riposo, a Montagnaga. E poi doveva andare a fare la spesa a Pergine, ma non ci arrivò mai. Iole Bombardelli morì a 76 anni dopo qualche centinaio di metri percorsi in auto, il 7 luglio 2012. Uscì di strada con la sua Fiat 500. Nessuno, però, si rese conto della tragedia che si era consumata. La donna sbandò all’altezza di una curva, in un tratto senza guard rail, e finì in una scarpata ripida e coperta di vegetazione. I vigili del fuoco la trovarono solo dopo l’allarme dei familiari. E per farlo fu necessario ricorrere a una triangolazione con il gps del telefonino.

Adesso i familiari hanno deciso di far causa alla Provincia per quella morte. Si sono rivolti all’avvocato Lorenzo Eccher che ha citato piazza Dante in giudizio. La prima udienza si terrà la settimana prossima davanti al giudice Giuseppe Barbato. L’avvocato Eccher sostiene che la tragedia sia stata provocata dalla mancanza di guard rail o di qualsiasi altra protezione. Secondo quanto si sostiene nell’atto di citazione, la scarpata nella quale è finita la sfortunata anziana è molto pericolosa, sia perché è molto ripida sia perché è coperta da una fitta vegetazione. A dimostrazione di questo si sostiene che la donna è stata trovata solo grazie al gps. Da questi elementi si deduce che la Provincia, in quanto responsabile della gestione e manutenzione delle strade, avrebbe dovuto far qualcosa per rendere più sicura la strada in quel tratto. Per questo la famiglia ora chiede un risarcimento danni di un milione di euro a Piazza Dante. Secondo l’avvocato Eccher la strada in quel punto era oggettivamente pericolosa e doveva essere prevista la presenza di barriera di protezione. Adesso si preannuncia una lunga battaglia in Tribunale.

Iole Bombardelli era sposata con Ferruccio Bernardi. In pensione da 16 anni, era stata per lungo tempo una delle figure di riferimento del Santuario della Comparsa dove, assieme all'amica Marta, lavorava nel piccolo negozio che vende l'oggettistica legata al luogo di culto. Persona molto attiva e ben voluta, era sempre occupata in mille impegni diversi ma al primo posto c'era certamente la sua famiglia. Il marito Ferruccio era stato ricoverato in casa di riposo solo tre giorni prima dell’incidente. In quei giorni Iole era sola in casa, visto che la nipote che viveva con lei era al mare. E’ stata proprio la ragazza a dare l’allarme dopo che la nonna non aveva risposto al telefono varie volte.













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