l'incendio di rovere'

Stefan: «Ho fatto quello che bisognava fare»

Iusco, l’«angelo» di Roveré, è ricoverato in dermatologia. «Ho sentito le urla delle donna e sono entrato in casa»



TRENTO. «Ho fatto solo quello che bisognava fare». Non si sente speciale, non si sente un eroe, Stefan Iusco, 42 anni, anche se è ricoverato con il corpo quasi interamente bendato nel reparto di dermatologia del Santa Chiara. Non si sente speciale anche se le ustioni che lo ricoprono se l’è procurate per salvare Maria Pia Inama, di 78 anni, imprigionata nella sua casa che stava andando a fuoco.

«Ho fatto quello che doveva essere fatto» così spiega perché qualche minuto dopo la mezzanotte è corso dentro l’abitazione in via Villotta 23 a Roveré della Luna e ne uscito pochi minuti dopo, tenendo in braccio l’anziana. E - raccontano i primi soccorritori - non si era neppure accorto delle ustioni che ricoprivano il suo volto, le sue braccia, le sue gambe. Una scarica di adrenalina non gli faceva probabilmente percepire il dolore, che poi si è fatto sentire e con violenza. Dopo le prime cure a Roveré, è stato portato con l’ambulanza al Santa Chiara e qui ricoverato in dermatologia. La prognosi per ora è di una ventina di giorni.

«Stavo tornando a casa quando ho sentito le urla di una donna». Così ricostruisce quello che è accaduto pochi minuti dopo la mezzanotte fra martedì e mercoledì. Lui, muratore per un’impresa di Bolzano, da tempo vive a Roveré della Luna con la famiglia a pochi passi dalla casa di via Villotta 23, quella che è stata interessata dall’incendio.

Dunque Iusco stava tornando a casa quando ha sentito la richiesta d’aiuto. Alla quale ha risposto immediatamente correndo dentro la casa e cercando di arrivare nel più breve tempo possibile alla donna. Che ha sollevato di peso e ha portato all’esterno. Qui ha trovato l’altro «angelo» di questa storia Fadel Bouziane, 40enne marocchino, anche lui residente nella zona. Aveva cercato anche lui di entrare nella casa in fiamme e poi era tornato indietro a prendere una coperta bagnata per prestare un primo soccorso. Nel frattempo era stato dato l’allarme ed erano arrivati pompieri, ambulanzieri e carabinieri.

Al pronto soccorso sono finiti tutti e tre. La donna è stata poi trasferita nel centro grandi ustionati di Verona, Bouziane, dopo esser stato medicato per delle ustioni ai piedi è stato dimesso e già ieri mattina era a casa, Iusco, invece, è stato ricoverato in dermatologia. Nel salvataggio ha riportato ustioni di primo e secondo grado su gran parte del corpo e il percorso di guarigione sarà lungo e doloroso. Ma lui lo ripete, non ritiene di aver fatto nulla di speciale, non si vede nelle vesti di eroe. Lui ha fatto solo quello che doveva essere fatto.













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