Stazione senza porte, atto anti-clochard

Mezzocorona, la decisione è dei vertici ferroviari. Ma c’è chi è indignato, mentre il sindaco Fiammozzi approva


di Marco Weber


MEZZOCORONA. Da alcuni giorni la sala d'aspetto della stazione del trono di Mezzocorona è senza porte.

Non perché siano state rubate o siano in fase di sostituzione, ma per una scelta precisa dell'amministrazione ferroviaria che ha deciso di evitare in questo modo che la sala di aspetto venga utilizzata come dormitorio dai senzatetto, come sembra accada con una certa frequenza.

Questa decisione non piace a Roberto Maffei, ex sindaco di Rovereto, che per lavoro frequenta ogni giorno la tratta ferroviaria Rovereto-Mezzocorona (e viceversa) per recarsi al suo posto di lavoro all'istituto agrario di San Michele. «Mi sembra una decisione assai poco umanitaria – afferma Maffei – specialmente in un momento come questo nel quale le persone in difficoltà sono parecchie e hanno bisogno di aiuto, non certo di essere trattate in così. Sono esseri umani e se qualcuna di queste persone in difficoltà utilizzava la sala d'aspetto della stazione di Mezzocorona per dormirci la notte, al riparo dalle intemperie e dal freddo invernale, era per estrema necessità, non certo per capriccio. Quello dell'amministrazione delle ferrovie mi sembra un gesto molto brutto che non condivido affatto. E come me la pensano altri pendolari con i quali mi sono confrontato».

Di parere esattamente opposto è invece il sindaco di Mezzocorona, che ritiene la scelta fatta dall'amministrazione ferroviaria giusta e opportuna. «Ne io ne i miei collaboratori abbiamo partecipato a questa decisione, fatta in autonomia da chi di dovere all'interno dell'amministrazione delle ferrovia, – afferma infatti Mauro Fiamozzi - ma io sono assolutamente in sintonia con questa scelta, che condivido al cento per cento. So che il problema dei senzatetto che dormivano nella sala d'aspetto esisteva e so anche che è successo che qualcuno si è addirittura chiuso dentro. Io credo che i modi per aiutare le persone in difficoltà sono altri, non quello di lasciarli dormire sul pavimento della sala d'aspetto della stazione di Mezzocorona. Inoltre io penso che chi per lavoro o per altre necessità frequenta la stazione del treno deve poter essere tranquillo e sicuro. Evidentemente se è stata presa questa decisione tutta questa tranquillità non c'era. Non tutte le persone che dormivano li dentro erano innocue».













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