Stanza rifiutata, ora alla studentessa ne offrono una gratis 

I titolari di «Stanzasemplice», sito per case agli universitari vogliono aiutare la ragazza, respinta perché meridionale 


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Della storia di Marta, nel corso degli ultimi giorni, si è parlato parecchio. La studentessa universitaria di Pescara che, alla ricerca di una camera in quel di Trento, si è vista negare la possibilità di prendere in affitto una stanza per via della sua provenienza. Un caso che è diventato virale sul web, perché pubblicato sul giornale “L’universitario”, con tanto di screenshot dello scambio di messaggi tra la studentessa con il locatore. Quest’ultimo, pur avendo spiegato, anche sulle nostre pagine, le motivazioni che lo avevano portato alla decisione di non affittare posti letto a persone non originarie del Triveneto o della Lombardia, non aveva sicuramente dato una buona impressione di ospitalità della nostra città. In sintesi, giustificava la sua scelta di rifiutare stanza a studenti meridionali, perché se quest’ultimi danneggiano gli appartamenti o sono morosi, c’è il problema del recupero dei soldi. Più lontani sono, è il senso, più difficile farsi pagare. Se da un lato è arrivato un rifiuto però, per Marta, dall'altro c'è invece chi ha teso la mano per un aiuto. Si tratta di Francesco Zeni, imprenditore Trentino cofondatore con Nicola Carlin di Stanzasemplice.

«Siamo rimasti davvero colpiti da quanto successo - commenta Zeni in riferimento alla vicenda- e per questo ci siamo messi a disposizione, se Marta ne avesse ancora bisogno, per ospitarla in una delle nostre stanze gratuitamente per tre o quattro mesi. Se si troverà bene con noi meglio, altrimenti nessun problema». Un'azione che, per quanto possa essere vista come mossa commerciale, rivela anche una delle motivazioni per cui Stanzasemplice, azienda che affitta alloggi a studenti universitari fondata nel 2013, è nata.

«Episodi di questo genere, purtroppo - continua Zeni - avvengono quotidianamente o quasi in tutta Italia e colpiscono ogni volta. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma spesso gli studenti vengono visti con diffidenza, magari si mettono nell'appartamento tutti mobili vecchi per evitare danni e si cerca comunque di spremere il più possibile gli universitari. Anche per questo abbiamo deciso di creare un’azienda che affittasse camere ed appartamenti solamente a studenti universitari». Stanzasemplice è diventata una società in franchising, ma otto anni fa muoveva i primi passi proprio a Trento: «Vedendo che c'era grande richiesta tra gli studenti ed il fatto che venissero spesso visti male - spiega il cofondatore- abbiamo deciso di ristrutturare e affittare a studenti universitari un appartamento di grandi dimensioni in via Grazioli. Sia io che Nicola, siamo appassionati di immobili e ci abbiamo messo il cuore, ricevendo molti apprezzamenti: abbiamo quindi deciso di espanderci a 20 appartamenti. La nostra idea piaceva così tanto anche al di fuori di Trento che abbiamo deciso di replicarla in franchising in tutta Italia». Un'idea di successo che, ad oggi, ha raggiunto ben 19 città italiane e che mira ad espandersi fino ad arrivare in tutte le 46 principali città universitarie del paese. Non solo un'idea, ma anche un'impresa di successo che, si spera, possa aiutare Marta sia a trovare una sistemazione che, a sua volta, a "non fare di tutta l'erba un fascio".

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