Stalking contro i vicini: ora deve stare a 500 metri

La misura è stata decisa dal giudice dopo la denuncia di una coppia anziana. Se li dovesse incontrare sulle scale, l’indagato dovrà fermarsi ed aspettare



TRENTO. Sono vicini di casa: la coppia abita al primo piano, lui al terzo, ma dovranno stare al almeno 500 metri di distanza. Lo ha deciso il giudice che ha applicato contro lo stalker (perché di questo è accusato l’uomo) la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Questo non significa però che dovrà cambiare casa (visto che fra il primo e il terzo piano non ci sono i 500 metri) ma che se incontrasse le «vittime» lungo le scale, o per strada, dovrebbe fermarsi e aspettare che ci sia il mezzo chilometro a dividerli. Alla misura ci si è arrivati dopo le denunce della coppia di anziani che da un anno vive in una situazione di paura che li avrebbe limitati nella loro vita quotidiana. Ad esempio lui ha dovuto rinunciare a degli hobby per la paura di lasciare la moglie da sola in casa.

Ma facciamo un passo indietro. All’origine di questa storia iniziata un anno fa ci sarebbero rapporti di vicinato difficili. Con gli inquilini del terzo piano che avrebbero avuto una serie di comportamenti come il rumore fino a tarda notte, il getto di cose dal poggiolo per i quali sono stati richiamati da quelli del primo. E in cambio sarebbero stati minacciati. Mesi fa sarebbe arrivato anche un parente di quelli del terzo piano che avrebbe parcheggiato il camper sotto il poggiolo degli anziani (e quindi non in un regolare parcheggio) usandolo in tutto e per tutto come una casa. Gli anziani se ne solo lamentati e quindi avrebberosubito anche pensati minacce e ingiurie altrettanto pesanti. Tanto che alla fine la coppia (che si è affidata all’avvocato Francesco Moser) si è decisa e ha denunciato tutto. Ma questo avrebbe reso violento lo stalker che a quel punto li avrebbe picchiati con un’asse di legno costringendo i due ad andare in ospedale. E poi ci sarebbe stato un altro episodio in cui la coppia sarebbe stata presa a botte. Una situazione, dunque, che dal racconto dei due appare molto difficile tanto da spingere il giudice ha decidere per il divieto di avvicinamento e questa mattina ci sarà l’interrogatorio di garanzia e potrà chiarire la sua posizione.

Ma non basta perché nei guai ci sono finiti anche i famigliari del presunto stalker (tutti difesi dall’avvocato Giuliano Valer). Lui intanto è pure accusato di lesioni, minacce, ingiurie e violazione di domicilio. Sua moglie dovrà invece rispondere di violazione di domicilio e percosse, mentre il figlio è chiamato a difendersi dalle accuse di lesioni ingiurie e minacce, e sua moglie di ingiurie e minacce.

Il divieto di avvicinamento è una misura cautelare che è stata inserita con il «pacchetto sicurezza» del 2009 come risposta proprio al reato di stalking.

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