il caso

Stalking con le briciole: denunciati dalla parente

Una coppia di Pellizzano è stata trascinata in Tribunale da una donna che sostiene di essere stata perseguitata e chiede 30 mila euro



PELLIZZANO. Ha denunciato per stalking e atti persecutori il fratello e la cognata. E chiede un risarcimento di 30 mila euro. Tutto perché i due parenti, che abitano al piano sopra casa sua, avrebbero gettato mozziconi di sigaretta, briciole di pane e sporcizia varia sul suo terrazzino. E’ una vicenda molto curiosa, ma allo stesso tempo triste, quella che è arrivata in Tribunale. Uno stalking tra parenti che vede protagonisti due fratelli di Pellizzano. La donna che si ritiene molestata è tornata a vivere da qualche anno in val di Sole, mentre il fratello e la cognata vivevano da anni in paese. La donna è andata a vivere al piano di sotto rispetto a quello del fratello. Fin dal primo momento i rapporti tra lei e i parenti sarebbero stati pessimi. Tanto che la signora avrebbe covato un forte stato di ansia. A renderla sempre più nervosa una serie di piccoli dispetti dei quali, a suo dire, sarebbe stata vittima. Tutto sarebbe iniziato con il getto di mozziconi e briciole dal piano di sopra. La sporcizia atterrava nel suo terrazzino e la costringeva a fare pulizie supplementari. Questa situazione, poi, ha innescato un clima di tensione tra lei e i parenti. Sempre secondo quanto racconta la donna, ci sarebbero state liti dai toni sempre più accesi. In varie occasioni il fratello e la cognata l’avrebbero anche insultata e presa a male parole.

La donna ha anche sostenuto che il fratello e la cognata avrebbero gettato via i fiori che lei metteva nella tomba di famiglia. Non solo, in un’occasione il fratello avrebbe anche rotto un soprammobile che lei aveva collocato sulla ringhiera del giroscale. Insomma, piccoli dispetti per i quali la donna sostiene di essersi sentita in ansia. Così ha deciso di denunciare il fratello e la cognata e di chiedere anche un sostanzioso risarcimento di 30 mila euro.

Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta, ma la signora si è opposta e il gip Francesco Forlenza ha accolto l’opposizione. Così la vicenda è approdata in aula. Il difensore del fratello e della cognata della donna, l’avvocato Gabrio Stenico, spiega che non c’è stato nessun atto persecutorio e che tutto rientra nell’ambito di un rapporto molto teso tra fratelli. In particolare, si fa presente che i due imputati non hanno mai fumato e, quindi, non possono aver quotidianamente gettato mozziconi di sigaretta al piano di sotto. Non solo, si fa notare come il terrazzino della signora è rientrante rispetto alla facciata della casa, quindi gettare briciole e mozziconi è quasi impossibile. L’udienza è stata rinviata ad aprile.













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