Sposa la lucciola e lei gli fa causa

Architetto trentino si è visto chiedere il mantenimento a vita


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Lui non sarà Richard Gere e lei non è Julia Roberts, ma soprattutto la loro storia non ha lo stesso finale di Pretty woman. Se ne è accorto un architetto trentino che si era innamorato di una prostituta nigeriana e adesso si ritrova separato e anche con una causa che pende sul suo capo. Il professionista aveva incontrato la lucciola sulla strada, dove la ragazza si guadagnava da vivere. Per lui è stato come un colpo di fulmine. Si è invaghito della giovane di colore. Si è innamorato e ha cercato fin dal primo momento di farle cambiare mestiere.

L'architetto, che vive a Trento, ha iniziato a vedere la ragazza tutti i giorni. Non voleva che continuasse a prostituirsi. Anche la ragazza sembrava essere d'accordo. Anche lei sembrava innamorata di quel principe azzurro che prometteva di strapparla alla strada per darle una vita normale. E' durata poco. Il giovane architetto, come un cavaliere medioevale, è riuscito nel suo intento. Non contento di aver fatto smettere la ragazza di prostituirsi, le ha chiesto di sposarlo. La nigeriana ha accettato di buon grado.

Sembrava proprio una storia d'amore a lieto fine, alla Pretty woman per l'appunto, con il giovane di buona famiglia che porta all'altare la ragazza strappata alla strada. Però, il matrimonio è naufragato nel giro di pochi mesi. La ragazza si è accorta che l'architetto non corrispondeva alla sua idea di principe azzurro. Le abitudini di vita dei due sono ben presto andate a cozzare una contro l'altra. Le liti nel giro di pochissimo tempo sono diventate quotidiane. La ragazza voleva più libertà, mentre l'architetto temeva che lei tornasse alle vecchie abitudini.

Nel giro di pochissimi mesi il matrimonio è saltato. La ragazza se ne è andata di casa. I due si sono separati a tempo di record. Il giovane architetto pensava di archiviare quel matrimonio alla voce delle scelte sbagliate e basta, senza conseguenze. E invece pochi giorni fa ha ricevuto una lettera firmata da un'avvocatessa di Trento. Nella missiva la ragazza sosteneva di non aver più i mezzi per il sostentamento e, quindi, chiedeva al suo ex marito un assegno di mantenimento. L'architetto è all'inizio della carriera e certo non naviga nell'oro.

Adesso, però, rischia di dover dare una parte dei suoi guadagni a quella che è stata, anche se per pochissimo tempo, sua moglie. Ovviamente, l'architetto non ha nessuna intenzione di accontentare la ragazza e vuol dare battaglia. Deciderà il giudice. Infatti, in un primo momento, all'atto della separazione, la ragazza non aveva chiesto l'assegno di mantenimento. Adesso, invece, la prostituta ci ha ripensato. L'architetto, però, non ci sta ed è anche disposto a dimostrare che la ragazza esercitava il mestiere più antico del mondo che gli rendeva molto.













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