a riva

Spiaggia Olivi, sì del giudice allo sfratto

Accolte dal Gup Izzo le ragioni della proprietà: i gestori dovranno lasciare libero il locale entro il 30 novembre


di Gianluca Marcolini


RIVA. La Spiaggia degli Olivi torna nella mani della Lido di Riva srl che può cominciare a cercarsi un altro gestore. Entro il 30 novembre, infatti, le chiavi della rinomata struttura – finita al centro delle accese polemiche estive dopo l'improvvisa chiusura avvenuta in piena stagione turistica – dovranno essere formalmente riconsegnate alla società che ne detiene la proprietà.

Lo ha stabilito il Tribunale di Rovereto che ha accolto la richiesta di sfratto presentata dalla Lido nei confronti dell'ormai ex gestore. La giudice Izzo ha disposto il rilascio dell'immobile dando circa due mesi di tempo per ottemperare a tale obbligo. Si chiude, così, almeno una pagina di questa intricata vicenda che avrà comunque una inevitabile e probabilmente lunga coda giudiziaria (salvo accordi extragiudiziali) visto che rimangono in piedi tanto la richiesta di risarcimento danni presentata dai gestori uscenti nei confronti della Lido, alla quale contestano il mancato utilizzo (e guadagno) degli spazi sulla bellissima terrazza vista lago, quanto la denuncia della controparte per presunti danni d'immagine, come ha ricordato ieri lo stesso presidente della Lido Andrea Dalponte. «Oggi non voglio fare polemica – ha commentato – perché è una buona giornata e il mio pensiero, adesso, è tutto rivolto alle cose da fare. Il pronunciamento del giudice ha dato ragione alle nostre argomentazioni ed è questo ciò che conta perché ci permette di poter riavere indietro la struttura e di pensare al futuro. Da lunedì mi metterò al lavoro per arrivare quanto prima a riassegnare la gestione. Il nostro obiettivo, come società, è di raggiungere il risultato al più presto e comunque entro la prossima stagione turistica. Ovviamente sarà un percorso che affronteremo assieme all'amministrazione».

L'intenzione di Dalponte è approntare un nuovo bando di gara nei tempi e nei modi che saranno decisi assieme alla. Il sindaco Adalberto Mosaner è stato ovviamente tra i primi a venire a conoscenza dell'ordinanza. «Non ho ancora avuto modo di leggere le motivazioni ma evidentemente il giudice ha ritenuto che le nostre ragioni, circa la morosità, avessero un fondamento – ha sottolineato il sindaco – Aspettiamo il 30 novembre e vediamo cosa succede. Nel frattempo concentriamoci sul da farsi. La settimana prossima mi incontrerò con il presidente Dalponte per ragionare sulle ipotesi future tenendo ben presente che la società ha in carico gli ammortamenti dovuti ai lavori eseguiti». Rimane da sciogliere il nodo relativo all'utilizzo della struttura ai fini del divertimento: discoteca sì, discoteca no. «Una volta per tutte faremo chiarezza anche su questo – ha concluso il sindaco – l'utilizzo dovrà tenere conto del luogo e del prestigio dell'immobile».













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