la tragedia

Sospesi nel cielo delle Dolomiti per salutare Armin Holzer

Gli amici di Holzer si sono ritrovati ieri a Monte Piana in parapendio o sulla corda dello slackline: «Lui è qui con noi»


di Alan Conti


BOLZANO. Lo hanno ricordato con quel brivido addosso che lui amava tantissimo, con quella voglia di respirare la montagna profondamente. Gli amici di Armin Holzer, il giovane atleta di Sesto Pusteria che ha perso la vita in un incidente con il parapendio venerdì scorso, si sono ritrovati ieri sul Monte Piana a 2.324 metri d'altezza. Il luogo dell'incidente che ha spezzato la vita di un ragazzo amatissimo in valle, ma soprattutto un punto del mondo significativo per Armin. «Era il suo parco giochi – ricorda, commosso, l'amico di sempre Alessandro D'Emilia – e amava questa altura. Noi che siamo i suoi amici più vicini, le persone che gli volevano bene, abbiamo ritenuto giusto trovarci tutti assieme quassù dove è forte la sua presenza». Tanti, in moltissimi atleti, ciascuno con il suo modo di vivere la montagna o lo sport estremo.

«È stata una cosa spontanea. Ci siamo riuniti e poi ognuno ha cominciato a fare quello che lo rende più libero e felice in questo contesto naturale. In molti si sono lanciati con il parapendio mentre noi abbiamo tirato una corda per lo slackline. È stato un momento di grande intensità perché lo stavamo omaggiando esattamente nel modo che lui amava di più. Ci siamo sentiti in armonia con il suo ricordo in un momento comunque molto difficile da affrontare».

[[(Video) Le evoluzioni di Holzer sul Monte Piana]]

L’intensità in una giornata di ricordi. «Con la corda dello slackline - continua D’Emilia - abbiamo cercato di disegnare un cuore sulle montagne. Ne è nato un cerchio che ci ha visto tutti impegnati assieme in questa pratica sportiva. Vicini per lui». Nel frattempo giù per le rocce esplodevano i colori dei parapendio. «Uno spettacolo stupendo. Planavano lungo quel sentiero d’aria che è stato spesso suo».

Il campione di slackline Armin Holzer morto sulle Dolomiti di Sesto Era assieme ad un amico trentino quando ha perso il controllo del suo parapendio ed è finito contro le rocce

La sensazione, nel racconto degli amici, è che Armin fosse in qualche modo con loro. «Io dico che lassù, in queste ore, è nato un uccello che per sempre volerà insieme a noi su questa terra. Quando faremo i nostri voli o cercheremo il bilanciamento di una corda sappiamo di avere un aiuto in più. Qualcuno che ci guarda e ci sostiene perché questa era la sua vita e continuerà ad esserlo». I funerali si terranno domani a Sesto Pusteria. Oltre agli amici tutta la comunità si è stretta alla famiglia: a papà Josef, mamma Ida e la sorella.













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