Sos emergenza freddo, il centro già tutto esaurito

Il progetto “Km 354” (ex casa cantoniera sulla statale) di Comunità solidale possibile grazie all’aiuto dei volontari: 17 i posti letto e gli ospiti fanno le pulizie


di Michele Stinghen


ROVERETO. Diciassette posti letto, e nessuno è rimasto libero dall'apertura ad oggi. La nuova sede del centro emergenza freddo, alla ex cantoniera di via Abetone, è stata provvidenziale: la Fondazione Comunità Solidale è riuscita ad aprirla proprio in concomintanza con l'arrivo del freddo e del maltempo. Il centro, ospitato alla ex casa cantoniera del chilometro 354 (e Km 354 è così diventato il nome dell'emergenza freddo), dà da dormire ai senza tetto, aggiungendosi, per il periodo invernale, al punto di accoglienza in Santa Caterina. Dal 26 novembre è sempre stato al completo. Comunità Solidale, per dare la possibilità a tutti di poter usufruire del centro di accoglienza e per garantire ricambio, dà un periodo massimo di venti notti di permanenza. Succede però che talvolta uno degli ospiti passi una notte altrove; anche in questi casi gli operatori hanno sempre trovato qualcuno che lo sostituisse. Finora si è sempre trattato di uomini; le donne in difficoltà si rivolgono ad altri servizi specifici (ad esempio il Punto d'Approdo).

Il centro Km 354 si sta dimostrando anche funzionale; gli ospiti si sono trovati bene nel luogo di accoglienza. E pensare che in maggio il luogo era fatiscente e la prima cosa da fare era liberarlo da 70 metri cubi di materiale. Da quest'anno, gli ospiti aiutano anche a fare le pulizie. A turno, ogni mattina viene affiancato ai volontari del centro, nel sistemare e ripulire le stanze. Quest'estate i senza dimora avevano dato un aiuto fondamentale ai lavori, con una presenza assidua sul cantiere. La Fondazione lavora affinché il Km 354 divenga davvero "una casa": il coinvolgimento nel lavoro è un buon modo perché chi viene accolto sia responsabilizzato e faccia proprio il luogo. La stessa operazione si cerca di fare nei confronti della comunità allargata, Rovereto e la Vallagarina, finora con buoni risultati. I volontari per l'emergenza freddo l'anno scorso sono stati un centinaio (hanno cucinato, pulito, lavato, servito pasti, fatto da appoggio durante la notte). Sono invece state una settantina le persone che hanno aiutato al cantiere estivo, che ha ridato vita alla ex cantoniera - tra l'altro riuscendo a ristrutturarlo per intero, mentre si pensava di doversi limitare ad un solo piano.

«É un progetto con valenza straordinaria, va considerato una buona pratica di innovazione del nostro modello di welfare» sottolinea per questi aspetti l'assessore comunale alle politiche sociali Fabrizio Gerola. «Anche quest'anno i volontari sono in buon numero, ci sono persone nuove - spiega il direttore di Comunità Solidale Cristian Gatti - ma da fare ce n'è sempre, chiunque volesse rendersi disponibile basta si presenti alla Fondazione o al centro». Intanto ci si sta preparando per l'inaugurazione ufficiale: avverrà il 22 dicembre, e per l'occasione ci sarà anche l'arcivescovo Luigi Bressan. Al centro ci saranno le testimonianze dei volontari che hanno lavorato e contribuito alla ristrutturazione della vecchia casa cantoniera.

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